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Calcio

Cardinale: "Farò il possibile perchéil Milan vinca. Ma in modo intelligente"

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Cardinale: "Farò il possibile perchéil Milan vinca. Ma in modo intelligente"N/A

Dai massimi sistemi del calcio alle linee guida specifiche sul Milan. Gerry Cardinale è intervenuto a New York in occasione alla “Giornata dello Sport Italiano nel Mondo". Presenti, fra gli altri, il ministro degli Esteri Tajani, la presidente del Parlamento europeo Metsola. Fra gli interventi, quello dell'a.d. rossonero Giorgio Furlani, Alejandro Cano (Oaktree), Stephen Pagliuca (Atalanta), Del Piero e Gallinari. Infine un messaggio ai tifosi: "Il messaggio alla tifoseria è che non vi darò alcun messaggio finché non vinceremo. Perché capisco che è l’unica cosa che vi interessa. Ma io farò il mio lavoro e faremo tutto il possibile per vincere. Ma vincere in modo intelligente. E se lo farò, saremo longevi". "Quando abbiamo comprato il Milan, è stato per portare in Italia quello che facciamo per mestiere - ha detto il numero uno di RedBird -. C’è una strategia molto più grande di quella che si gioca ogni settimana in Italia, ovvero vincere le partite. Quando guardo alla Serie A e al Milan, indosso più cappelli (da tifoso, ndr): quello del Milan, quello della Serie A e quello dell’Italia.

Una delle cose che vorrei fare come amministratore del Milan e come partecipante alla Serie A è lavorare con essa e con tutti i membri dell’ecosistema italiano per riportare l’Italia a quello che era in termini di calcio europeo globale. Credo che questo sia fondamentale. Considero la A come una delle più grandi esportazioni dell’Italia. Non si può fare, però, se ci concentriamo solo sul vincere le partite. Non possiamo farlo se non innoviamo, se non cambiamo questo paradigma in tutto il calcio europeo, dove sembra esserci questa nozione implicita che si debba spendere tutto il necessario per vincere, come se ci fosse una correlazione diretta tra spesa e vittoria". Prosegue: "Quello che faccio in America per vivere, investendo nello sport, è sempre una partnership pubblico-privato. In America, chi spende i soldi per comprare le squadre, è il proprietario della squadra. In Italia i tifosi penso credano che la squadra sia di loro proprietà e noi abbiamo un lavoro da fare per soddisfare questo concetto. Ma quello che sto cercando di fare, e non sto ricevendo molto aiuto nell’ecosistema italiano, è una partnership tra tutti i partecipanti alla catena del valore: i tifosi, il governo locale, il governo nazionale, il capitale per costruire le nostre infrastrutture. Abbiamo gli Europei in arrivo nel 2032. Sto cercando di fare uno stadio a Milano".

Fonte: gazzetta.it