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Calcio

Carica Le Douaron: "A Palermo progetto ambizioso, merita la Serie A"

Fabrizio Vitale
Carica Le Douaron: "A Palermo progetto ambizioso, merita la Serie A"N/A
Il francese: "Ho lasciato il Brest che era in Champions ma non ho rimpianti. Voglio dimostrare il mio valore"

Eccolo monsieur Le Douaron. Con un po’ di ritardo si è palesato in tutta la sua efficacia: lo dicono i tre gol nelle ultime quattro partite e un rendimento di cui il Palermo aveva un disperato bisogno. Jeremy ha la sfida più grande della sua carriera da vincere e non ha intenzione di fermarsi.  “Penso di essere sulla strada giusta, mi sento bene, ma so che posso ancora fare meglio”.  E’ arrivato come attaccante esterno, i gol li ha fatti da centravanti. Forse è questo il suo vero ruolo...  “Quando sono arrivato ho detto che potevo giocare in tutti ruoli dell’attacco, in effetti è così, ma ammetto che quello di attaccante centrale lo preferisco. Mi sento più libero e posso essere più pericoloso. I miei 3 gol sono stati da attaccante vecchio stampo, quello che in Francia viene chiamato “renard des surfaces”“.  Due li ha fatti in coppia con Brunori. Non crede che sia stato un peccato aver rinunciato a lui per diversi mesi?  “Matteo è il nostro capitano, è un giocatore importante per il Palermo e qui ha fatto cose fantastiche. Tra di noi c’è molta sintonia, così come con Henry, abbiamo caratteristiche diverse che si completano molto bene. L’apporto di Matteo sarà fondamentale fino alla fine della stagione, così come lo sarà quello di tutto il gruppo per raggiungere i nostri obiettivi. L’allenatore, poi, ha il compito di scegliere e io nelle mia carriera non ho mai giudicato le scelte di un tecnico”.  Ha impiegato 18 giornate per sbloccarsi.

Quali sono state la maggior difficoltà?  “E’ la prima esperienza lontano dalla Francia, per me è tutto nuovo, ho dovuto adattarmi in fretta: dalla la lingua che non conoscevo a un calcio diverso da quello francese, con meno spazi e molto più tattico”.  Quanto può ancora migliorare?  “Non è mia abitudine porre dei limiti. Lavoro con impegno per migliorare sotto tutti i punti di vista. Alla soglia dei 27 anni sono nel momento cruciale della mia carriera e vorrei dimostrare il mio valore, oltre che divertirmi”.  Ha un numero di gol in mente?  “Non ho fissato un obiettivo, ma voglio continuare ad aiutare la squadra a risalire il prima possibile in Serie A. Questo è un traguardo che tutti meritano, dal City Football Group fino ai nostri i tifosi: il Palermo è un top club e deve stare ai vertici”. 

Come ha vissuto i fischi che le sono piovuti addosso?  “Non sono mai piacevoli. I tifosi sono molto esigenti e hanno ragione, ma con questa sollecitazione possiamo superare i nostri limiti. Mi prendo anche gli applausi con Bari e Modena, mi hanno fatto bene al cuore”.  Sente il peso di essere stato pagato 4 milioni?  “Sono stato ingaggiato per dare qualcosa in più alla squadra, è stato un investimento importante per il club, è naturale che ci siano grandi aspettative su di me”.  Si è mai pentito di aver lasciato il Brest in Champions League per venire a Palermo in Serie B?  “Al Brest ho vissuto 4 anni fantastici, avevamo appena concluso una stagione superba con la qualificazione in Champions, ma dentro di me volevo fare un’esperienza in un altro campionato. Poi è arrivato il Palermo e ringrazio il direttore De Sanctis, che ha creduto al 100% in me. Pentito mai. Sono in un club ambizioso con un progetto fantastico, oltre al calcio Palermo è una città meravigliosa. Non ho rimpianti”. 

De Sanctis, però, è andato via. Pensa di sentirsi meno tutelato?  “Non c’è alcuna ragione. Il fatto che mi abbia scelto De Sanctis non fa di me un calciatore di De Sanctis. Sono un calciatore del Palermo”.  Osti ha portato una ventata diversa?  “Si è presentato molto bene, si percepisce subito che si tratta di un manager esperto”.  Come va con l’italiano?  “Sto facendo progressi, capisco quasi tutto, tranne quando Pasquale, il magazziniere, parla in palermitano (ride, ndr)”.  La vittoria sul Modena ha segnato un nuovo inizio?  “Volevamo cominciare l’anno con una grande prestazione, ci siamo riusciti. Abbiamo dimostrato carattere. Vietato rilassarsi, da adesso non possiamo più sbagliare”.  Manca ancora la seconda vittoria di fila. Pensa il 3-5-2 possa invertire la rotta?  “Vogliamo una serie di vittorie per scalare la classifica, il campionato è a metà, i conti si fanno alla fine. Con il Modena il sistema di gioco ha funzionato bene, ma ogni partita è diversa. Seguiremo Dionisi come sempre”.

Fonte: gazzetta.it