Tra giallo e rosso, può arrivare una sfumatura dall'alto valore simbolico. Il cartellino bianco ha fatto il suo debutto nel calcio professionistico: durante il derby femminile di Lisbona, tra Benfica e Sporting, l'arbitro Catarina Campos lo ha sventolato per ben due volte.
Il motivo? Un applauso metaforico al lavoro dei medici dei due club: abbandonate le panchine, hanno soccorso uno spettatore, colto da un malore in tribuna.
Al ritorno verso le rispettive squadre, applausi a scena aperta e la decisione di sottolineare il gesto con il cartellino bianco, così da evidenziare i gesti di fairplay. Perché sì, la novità arbitrale serve proprio a questo e non a "modificare il gioco": evidenzia l'etica calcistica, la sottolinea e in qualche modo prova a rafforzarla.
Come funziona il cartellino bianco
Non è dunque quanto proponeva Michel Platini, allora presidente dell'UEFA, quando nel 2014 voleva introdurre l'espulsione a tempo. Per Le Roi, il fine ultimo era quello di "escludere dalla gara un giocatore per 5-10 minuti, non ci sarebbe una squalifica ma un castigo immediato". Tutt'altro: nessuna punizione, semmai una segnalazione, ma in termini positivi.
Il cartellino bianco, infatti, non influenza la partita in nessun modo: non tocca il risultato, non rientra nel referto arbitrale. Viene utilizzato - per ora - per ribadire una condotta eticamente corretta, contornata dagli applausi del pubblico, felici di vedere su un campo di calcio un gesto opposto a una simulazione o alle classiche proteste per ogni minima decisione arbitrale.
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L'idea di Platini sul cartellino bianco
Ospite a Dubai per il Globe Soccer Forum, Platini, numero uno UEFA e ai tempi anche consigliere FIFA, aveva rilanciato una proposta alla quale pensava da tempo. Il famoso "cartellino bianco", però trattato da espulsione, temporanea, dal campo di gioco. Nulla di epocale nella storia dello sport: ci sono tanti esempi in giro, dall'hockey alla pallanuoto.
Il fine, però, aveva dei punti di convergenza con l'attuale definizione di questo tipo di cartellino: nell'idea di Platini, avrebbe sanzionato comportamenti "come le simulazioni, le critiche, le proteste, gli applausi all'arbitro, tutti atti che non sono accettati dalla gente che ama il calcio".
Quando viene utilizzato il cartellino bianco: vantaggi e benefici
Il caso in Portogallo è naturalmente il primo e fa "giurisprudenza", per certi versi. La direttrice di gara Campos ha estratto il cartellino bianco a fine primo tempo e dopo un evento eccezionale, che - per fortuna - non si vede poi tanto spesso in uno stadio. In generale, può essere utilizzato dopo qualsiasi gesto di fair play visto in campo.
Dunque? Può trattarsi di una segnalazione all'arbitro, dell'ammissione di colpa su un fallo, un tocco o un fuorigioco. Di un'indicazione, semplicemente, che possa rendere ancor più regolare lo svolgimento del match.
Data l'eccezionalità della prima volta, non è ancora chiaro quali benefici possa portare una decisione così legata al campo. In futuro si potranno studiare certamente nuove soluzioni per premiare ulteriormente il Fair Play. Magari con influenza diretta sulla partita.
Qual è la differenza con i cartellini giallo e rosso
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La differenza tra cartellino giallo e rosso, rispetto al bianco, è piuttosto netta. L'ammonizione e l'espulsione arrivano dopo situazioni che vanno in contrasto con il regolamento, principalmente falli e proteste. Sono "sanzioni " e come tali riguardano l'aspetto "negativo" di una partita di calcio.
Il cartellino bianco è invece un premio, una sottolineatura di come all'interno di novanta minuti possa esserci spazio per un gioco pulito e un rispetto importante per l'avversario. I valori sani dello sport sono esplicitati attraverso un gesto da sempre considerato come punitivo: anche il modo in cui viene estratto il cartellino è altamente simbolico. Non c'è differenza nel movimento, c'è enorme disparità nel significato del gesto.
Come il cartellino bianco premia il fair play
Al momento, non c'è una diretta correlazione tra cartellino bianco e beneficio diretto, che possa essere dentro o fuori dal campo. L'obiettivo è incentivare i gesti puliti durante una partita, che possano attraversare i calciatori in campo e raggiungere panchine, tifosi, gli stessi direttori di gara. Uniti per lo spettacolo, ma che sia uno spettacolo che premi i valori da sempre alla base del lavoro di UEFA e FIFA.
Entrambi gli enti hanno infatti promosso in maniera netta la presenza del cartellino, anche andando contro le idee iniziali e la classica riluttanza nel continuo processo di innovazione calcistica. Per ora, ecco, nessuna conseguenza diretta all'estrazione del "bianco". In futuro, però, le cose possono cambiare.
Come il cartellino cambierà il mondo del calcio: l'etica dietro il cartellino
A cambiare, si spera, potrà essere soprattutto il calcio. Al centro del progetto dei principali organi calcistici del mondo, dopo anni tribolati sotto ogni punto di vista, c'è una missione di trasparenza che coinvolge le tantissime aree di questo sport.
Si parte dal punto di vista economico-finanziario alla stretta attualità del rettangolo verde. C'è un'etica, o almeno un'intenzione etica chiara, alla base della scelta di UEFA e Fifa: sviluppare la parte sana del mondo del pallone.
Con l'introduzione del cartellino bianco, presente dai campionati giovanili fino ai principali, passando naturalmente per il calcio femminile e non solo, si vuole uniformare un modo di stare in campo diverso rispetto al passato, anche quello più recente.
Negli anni, il gioco si è ammorbidito e l'attenzione degli arbitri nei confronti del talento è diventata certamente più sensibile. Non si vogliono naturalmente eliminare gli scontri dal gioco: sono parte integrante. La mira è indirizzata agli atteggiamenti di tanti calciatori, dirigenti e addetti ai lavori. L'obiettivo - complicato - è azzerare la negatività che ruota attorno a un match.
Le reazioni del mondo del calcio al cartellino bianco
Dopo l'episodio in Portogallo, la direttrice di gara Campos è di fatto entrata nella storia. Il gesto, ripreso naturalmente in diretta, ha fatto il giro del mondo, in particolare via social. In tanti si sono chiesti di cosa si trattasse, ignorando la presenza di quella sfumatura metaforica e comunque importantissima.
Come ogni novità, ha bisogno di tempo per essere digerita dai tifosi, già alle prese con le introduzioni di Var, fuorigioco semi-automatico e ancor prima con la Goal Line. In generale, la Fifa incoraggia però l'utilizzo della misura: gli arbitri sono invitati dalla Federazione internazionale ad attuare il cartellino, chiaramente in presenza di un evento da rimarcare. Chi sarà il primo a farlo, in Serie A TIM? Vedremo.
L'importanza del cartellino bianco per il calcio
A prescindere, è un'innovazione oggettivamente giusta. Il cartellino bianco non solo promuove i valori dello sport, ma tende a evidenziarli, a segnalarli, a rendere quel momento di giustizia un abbraccio collettivo. In attesa di reali "conseguenze", o anche premi, che faranno seguito all'estrazione del bianco, i direttori di gara sono stati invogliati a mostrarlo più spesso, anche per abituare il pubblico a un momento del match finora mai visto.
Resta poi simbolico il fatto che sia stato estratto in una partita di calcio femminile, pur importantissima: la sensazione è che si voglia ripartire proprio da lì, da un terreno fertile e in costante crescita, per dimostrare che sì, un altro calcio è davvero possibile.
E prima di arrivare alle vette di alberi secolari, si può provare a innaffiare diversamente altre radici. Per il calcio, è un passo in avanti su tutta la linea. Importante. Le nuove generazioni cresceranno con una giusta sensazione: se giochi in maniera giusta, c'è chi lo nota. E chi ti premia.