Metti una sera a cena in ritiro, appuntamento prezioso per cementare il gruppo squadra e ricaricare le batterie dopo le doppie sedute. La guardia, finalmente, si può abbassare. L'Arsenal la sua cena collettiva l'ha vissuta con quella voglia lì. Salvo poi fare una brutta scoperta a fine serata: i giocatori, dopo specifica richiesta di Arteta, hanno svuotato le tasche e si sono accorti di aver perso un gran numero di cellulari, portafogli e orologi che avevano imprudentemente lasciato incustoditi. Ma non c'è stato bisogno di scomodare Scotland Yard: il "colpevole" è venuto fuori dopo due minuti... È stato Arteta.
Un piano perfetto, realizzato in un amen: il tecnico spagnolo, molto sensibile alla tematica della protezione dai furti, ha infatti pagato un team di borseggiatori professionisti per "rubare" gli oggetti di valore dei giocatori. Un invito a cena con delitto che sa di esperimento sociale: Mikel sostiene da anni come i calciatori debbano potenziare le proprie difese dai ladri e rapinatori che, soprattutto nel nord di Londra, hanno ultimamente intensificato la loro attività. Lui, dall'agosto 2020, si serve di un pastore olandese per evitare brutte sorprese. Per sensibilizzare i suoi ragazzi invece ha scelto il metodo "pickpocket". E ha fatto bene: a fine serata, quando ha chiesto di svuotare le tasche, ha visto che la squadra aveva letteralmente dormito in piedi. Nessuno si era accorto di essere stato derubato, come ha raccontato The Athletic. È seguita una lunga spiegazione del tecnico che ha fatto chiarezza sull'episodio spiegando ai suoi come la guardia debba rimanere alta non solo nei 90 minuti in campo. E i borseggiatori, dopo la dimostrazione pratica, hanno restituito tutto. Per fortuna...
Fonte: Gazzetta.it