Rinnovato l’attacco con Morata e ristrutturata la difesa con Pavlovic, i lavori in corso del Milan si spostano a centrocampo. Il nuovo corso rossonero si rinnova alla base, dalla fonte di gioco: potrebbe non avere più Bennacer come ispiratore o Adli vice (nell’ultima stagione in realtà Yacine è stato molto più presente di Isma, frenato dagli infortuni) ma un’impostazione dettata da chi arriverà. Il Milan vorrebbe che a proteggere la difesa (Pavlovic aggiunge solidità ma avrà comunque bisogno di supporto) e a lanciare l’attacco (a Morata serve una squadra che giochi con lui) ci sia un mediano fisico ma anche bravo a sviluppare la manovra.
L’identikit individuato dal Milan corrisponde a quello di Youssouf Fofana: ogni giorno, da oggi, può essere quello decisivo per la definizione della trattativa. Il Milan aspetta una risposta ufficiale dal Monaco all’offerta rossonera, inferiore ai 20 milioni e di molto sotto i 35 proposti da West Ham. Rossoneri pronti all’asta? Niente affatto, non ci saranno rilanci. Il club chiuderà soltanto alle proprie condizioni e la strategia finora ha premiato: Pavlovic è un affare fatto, Emerson quasi. Se con Fofana calerà il tris si saprà molto presto. Se il Milan vincerà anche questa partita, il centrocampo avrà il suo nuovo riferimento e la squadra sarà di fatto completata. I rossoneri contano sul primo assist del giocatore: Fofana vuole il Milan e il Monaco ne è informato. Anche i francesi possono raccogliere l’invito e monetizzare la cessione prima che Youssouf, l’estate prossima, si liberi a titolo gratuito forte del contratto in scadenza nel 2025: se invece non accoglierà l’offerta rossonera, il Milan attaccherà le alternative.
Una su tutte: Johnny Cardoso, 22 anni, del Betis, è la prima opzione di riserva. Sul passaporto un particolare rilevante: cittadino americano, per il club a stelle e strisce di Cardinale è un dettaglio che fa la differenza. Ovviamente anche Cardoso rispetta i parametri tecnici ed economici che il Milan si è posto. Non è l’unica pista alternativa: il club ha scelto di tenersi aperte più strade e scegliere con calma quale imboccare. Vuole procedere alla propria velocità, senza che siano gli altri a imporre i giri. Così c’è una direzione che conduce a Manu Koné, centrocampista del Borussia Monchengladbach e della Francia Olimpica. È in uscita dal club tedesco che ha già fissato il prezzo: 15 milioni. Il Milan lo segue da anni, che sia la volta buona? Un’altra strada porta a Lazar Samardzic, talento dell’Udinese. Ventidue anni e dal 2021 in Friuli, ha più estro e meno fisico rispetto a Fofana.
I club hanno parlato pubblicamente della trattativa in corso, l’Udinese confermandosi bottega cara: per il serbo la richiesta è di 25 milioni. Di nuovo però il Milan può sfruttare il “passaggio” di Samardzic per andare a segno: il giocatore vuole i rossoneri. Un altro assist che il club può provare a sfruttare per abbassare i costi. Se le condizioni dell’affare cambieranno, incontrando il favore del club rossonero (15-20 milioni per il cartellino), Samardzic si farà. È una questione di costi e di tempi: il Milan non ha fretta, non ancora almeno, e aspetta che sia la controparte ad andare incontro alle proposte rossonere. Anche sulle cessioni il Milan proverà a tenere il punto.
E cioè a non scontare il prezzo della clausola rescissoria per Bennacer: Ismael è corteggiato in Arabia e se un club deciderà di portarlo in Saudi League, allo stesso tempo porterà 50 milioni nelle casse rossonere. Un valore che ripagherebbe altre operazioni in entrata. E potrebbe non essere il solo incasso derivato dalle trattative di centrocampo. L’Arabia guarda anche a Yacine Adli, 24 presenze nell’ultimo campionato, appena 6 in quello precedente: la società più interessata è l’Al Shabab. Per il Milan vale almeno 15-20 milioni, e se la richiesta verrà soddisfatta il centrocampo rossonero potrà uscirne per gran parte rinnovato. Due cessioni, un ingresso certo e un secondo colpo che potrà concretizzarsi sul gran finale del mercato.
Fonte: gazzetta.it