Giorgio Chiellini saluta gli Stati Uniti, dopo aver trascorso due anni in California. “Una seconda casa”, l’ha definita in un lungo post di ringraziamento sui social. In effetti, nel Los Angeles FC l’ex difensore ha chiuso la carriera da calciatore e aperto quella da dirigente: una prima esperienza che gli è tornata utile per cominciare a vedere le cose da un’ottica nuova. E che sarà la base di un qualcosa di nuovo nella veste di uomo società in futuro, con ogni probabilità alla Juve.
Fino a questo momento, dopo l’uscita di Nedved, nella Juve non sono stati presi in considerazione ritorni di ex calciatori per ruoli dirigenziali. Qualcosa potrebbe cambiare a breve, proprio in favore di Chiellini: l’ex capitano ha un accordo già firmato per il ruolo di ambassador, ma da settembre dovrebbe cominciare anche un nuovo percorso di studio all’interno della Juve, per la prima volta dietro a una scrivania: nelle vesti di dirigente. L’inquadramento di Chiellini sarà da comprendere meglio, l’indirizzo dovrebbe seguire il percorso manageriale per il quale ha studiato conseguendo una laurea in management aziendale.
Gli ultimi anni dei 17 trascorsi da calciatore alla Juve, Chiellini si è diviso tra campo di allenamento e banchi di scuola, lui stesso ha raccontato come avesse trascorso diverse ore sui libri in ritiro. Per il post carriera di calciatore si è sempre visto nel ruolo di dirigente, avendo acquisito una serie di nozioni utili per lo sviluppo di una carriera manageriale di alto profilo. L’esperienza dell’ex centrale alla Juve può sicuramente fare la differenza nella sponda sia con la squadra che con altri settori dirigenziali, e ovviamente con i tifosi che da qualche tempo a questa parte sognano il ritorno di qualche ex bandiera juventina in società.
Il messaggio di Chiellini ai ringraziamenti per il Los Angeles FC è piuttosto sentito: “Grazie - ha scritto -. Non è facile trovare le parole giuste per esprimere i miei sentimenti oggi. Un mix di emozioni riempie il cuore, ma voglio davvero ringraziare l’intera famiglia LAFC. Avete accolto e aiutato me e la mia famiglia fin dal primo giorno, rendendo più facile il nostro trasloco. Sono stato profondamente coinvolto nel club e ho amato ogni singolo momento degli ultimi due anni. Abbiamo scoperto e abbracciato nuove culture, costruito alcune amicizie durature e ora so di avere una seconda casa in California”. Conclude: “Grazie LAFC. Questo non è un addio, ma solo un arrivederci. Giorgio”.
Fonte: Gazzetta.it