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Calcio

Chiesa, il braccio di ferro: la Juve forza l'addio e scalda il mercato, ma Fede non molla

Filippo Cornacchia
Chiesa, il braccio di ferro: la Juve forza l'addio e scalda il mercato, ma Fede non mollaN/A
Sposato con Lucia, ma separato in casa con la Juventus. È un’estate senza mezze misure per Federico Chiesa, passato dall’emozione delle nozze al gelo con i bianconeri. Fede non è mai stato così lontano dalla Signora come in questo momento. Il divorzio è certo, le tempistiche ancora no. Alla Continassa spingono per dirsi addio subito, entro la fine del mese, senza aspettare la naturale scadenza del contratto (giugno 2025) e lo svincolo (a zero) del numero 7. Chiesa, almeno per il momento, sembra avere meno fretta di decidere: nelle ultime ore si è confrontato con il suo entourage, pronto a incontrare nuovamente il d.t. Cristiano Giuntoli.  Una cosa è certa: Thiago Motta è stato sincero e diretto con Chiesa e in ogni caso non farà marcia indietro. Né adesso, né mai. Nemmeno se Federico il 30 agosto fosse ancora un giocatore della Juventus. Gli ultimi dubbi sono stati fugati nei giorni scorsi. I dirigenti e Thiago Motta non hanno fatto molti giri di parole con Fede. Tanto nel privato della Continassa quanto nel post-partita di Pescara, il messaggio è stato più o meno lo stesso: non c’è più posto per te in questo progetto, cercati una nuova squadra. Spifferi divenuti ufficiali per bocca di Motta: "Chiesa è rimasto a Torino per il mercato, come altri. Siamo stati chiari internamente, devono trovare una soluzione in fretta per il bene della squadra e per il loro". Schietto e lapidario. Thiago non è un tipo da compromessi: si è esposto in prima persona, ovviamente in sintonia con la società, ed è pronto a tirare dritto. Aspetta un paio di ali nuove per il suo 4-1-4-1, visto che nel frattempo è stato ceduto Matias Soulé alla Roma, ma alla peggio è deciso a trovare altre soluzioni: da nuove varianti tattiche (4-3-2-1) all’utilizzo di qualche giovane in aggiunta all’intoccabile Kenan Yildiz e a Timothy Weah. Tradotto: Chiesa, in caso di permanenza, si troverebbe ai margini per scelta tecnica. Allenamenti sì, ma pure molta panchina.  La Juventus si muove e spera che dall’Inghilterra o da una qualsiasi parte del mondo (anche dall’Italia)possa arrivare quell’offerta da 15-20 milioni che eviti una convivenza forzata con Chiesa fino al 30 giugno 2025 e il conseguente addio a zero. Alla Continassa sono fiduciosi, ma ovviamente non si illudono. Una volta illustrata la situazione a Federico, aspettano le mosse del giocatore. Chiesa aveva annusato l’aria a distanza, ma sperava di poter far cambiare idea a Thiago Motta. Missione fallita. Qualche amico di Fede è convinto che possa ancora riuscirci, magari a fine mercato. Rischiare o evitare qualsiasi sorpresa? In questo momento, l’attaccante non sembra volersi precludere nessuna possibilità. Come dire: se arriva una proposta affascinante e stimolante, magari lascio la Juve subito. Ma non per forza e a ogni costo. Chiesa, forte di un accordo fino al 2025 da 5 milioni più bonus con i bianconeri, è disposto ad aprire la porta soltanto a una big. Meglio se protagonista in Champions. Un po’ perché sono poche le società a potersi permettere il suo contratto e molto per l’ambizione di voler restare al top. In caso contrario, tutto rimandato al 2025 e alla possibilità di trasferirsi gratis.  Giuntoli spera di non arrivare a tanto e fino all’ultimo proverà a trovare una soluzione per consumare il divorzio entro fine mese evitando di perdere Federico gratis nel 2025. Il d.t. bianconero è già oltre Chiesa: nelle parole e soprattutto nei fatti. In attesa di sviluppi sull’azzurro, il dirigente toscano ha cambiato marcia nella ricerca di nuovi esterni d’attacco. L’idea è quella di acquistare due ali al prezzo di una. E in prima fila, ora come ora, ci sono Nico Gonzalez della Fiorentina (nel mirino anche dell’Atalanta) e Galeno del Porto (c’è anche la Roma), seguiti a ruota da Francisco Conceiçao (sempre del Porto) e Karim Adeyemi (Borussia Dortmund). Profili diversi e già tutti avvicinati. Nico Gonzalez è il nome più caldo e fattibile, a patto che la Fiorentina accetti di inserire nell’operazione una contropartita tecnica (per esempio McKennie o Arthur). Mentre Galeno, autore di una doppietta nella Supercoppa del Portogallo sabato sera, resta il preferito di Thiago Motta. Ci sono valutazioni in corso e la decisione è imminente. Per la seconda ala, invece, si punta a un prestito last minute.