Thiago Motta non è uno che le manda a dire. Per questo, alla ripresa degli allenamenti della Juve, uno dei momenti più attesi alla Continassa è il primo faccia a faccia tra l’allenatore e Federico Chiesa. Quello che dirà il tecnico al giocatore non sarà per niente banale: nelle prime settimane di lavoro a Torino, Motta è stato chiaro con tutti, sia con i giocatori che rientrano nei suoi piani sia con quelli che non vede nel suo progetto, comunicando direttamente la propria idea. Fin qui l’allenatore è stato molto freddo su Chiesa: durante la conferenza stampa di presentazione aveva rimandato alle parole dette in precedenza da Giuntoli ("Tutti i giocatori che abbiamo in rosa sono bravi ragazzi, le considerazioni le faremo alla fine") e qualche giorno fa - quando il calciatore era già tornato ad allenarsi, senza raggiungere la squadra in Germania - si è limitato a dire che "fa parte della Juventus in questo momento, vedremo". Il confronto diretto sarà più significativo. Senza rinnovo del contratto, Chiesa è sul mercato. La Juve non può permettersi di trattenere in rosa un giocatore sul quale ha investito in tutto 60 milioni e che - avendo il contratto in scadenza nel 2025 - da gennaio potrebbe legarsi a un altro club a zero, senza dover passare dal club bianconero. Gli ultimi dialoghi sul prolungamento hanno palesato distanze nette tra le parti: al di là degli aspetti economici (la Juve propone una riduzione dell’ingaggio) il giocatore vorrebbe una centralità nel progetto che la società non gli può garantire, dal momento che per l’allenatore è un giocatore sacrificabile. È il motivo per cui nelle settimane scorse Chiesa ha preso tempo su eventuali traiettorie di mercato, congelando momentaneamente le ipotesi italiane Roma e Napoli: l’attaccante ha chiesto al suo agente, Ramadani, di scovare possibilità per giocare la prossima Champions, aprendo ovviamente all’ipotesi di trasferirsi all’estero. Su Chiesa ci sono stati diversi sondaggi: del Bayern Monaco e di alcuni club inglesi, non ultimo il Manchester United che il giocatore avrebbe indicato come destinazione gradita. Vanno però monitorati gli ultimi movimenti di Ramadani a Londra, proprio in queste ore: oltre al Tottenham, risulta un contatto col Chelsea, che non bisogna sottovalutare perché il club londinese si è mosso anche sulle tracce di Adeyemi e, dunque, la Juve potrebbe dar vita a una triangolazione di mercato interessante. Alla Continassa vorrebbero monetizzare la cessione di Chiesa per circa 25-30 milioni, ma c’è disponibilità a trattare al ribasso perché la cessione andrebbe comunque a generare un risparmio di circa 12 milioni sull’ingaggio lordo in conto per l’ultimo anno. Dovessero andar male gli affari all’estero, a fine mercato si potrebbe sempre ripescare qualche opportunità italiana, dalla Roma al Napoli: Chiesa piace a De Rossi come a Conte.
Calcio
Chiesa, il giorno del faccia a faccia con Motta. Intanto il suo agente è a Londra...
N/A