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Cioffi sul pareggio fra Empoli e Verona: "Non possiamo regalare un tempo così, bisogna vincere le partite"

Redazione
Cioffi sul pareggio fra Empoli e Verona: "Non possiamo regalare un tempo così, bisogna vincere le partite"DAZN

Gabriele Cioffi commenta il pari del suo Verona al Castellani contro l’Empoli, acciuffato nella ripresa dopo un primo tempo deludente. A fine gara il tecnico parla ai microfoni di DAZN, intervistato da Orazio Accomando.

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I cambi decisivi di Cioffi

Il primo gol in Serie A TIM di Kallon arriva su assist di Doig, due intuizioni di mister Cioffi. “Quando cambi giocatori speri sempre in un cambio di marcia, che per fortuna è arrivato. Dalla terza siamo passati alla quinta, quindi bene”. Il Verona è però apparso a due volti e da bordocampo sembrava che, a fine primo tempo, il tecnico gialloblù volesse cambiare tutta la squadra. “Non avevo ovviamente la certezza dei cambi, ho lanciato la monetina. Ma l’impatto di chi è entrato è stato grande e dico chapeau a tutti e tre. Hanno cambiato la partita”.

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"Inaccettabile regalare un tempo agli avversari"

“Non abbiamo giocato bene, forse caricata troppo o troppo poco. Forse appagati di ottimi 60 minuti con l’Atalanta, ci siamo adagiati sugli allori. Di sicuro questi non siamo noi, non possiamo regalare un tempo in questa maniera. Non è accettabile. Troppe seconde palle perse, sempre in affanno, poco lucidi.

Col mercato il Verona ha perso Simeone, Caprari e Barak, ma l’impronta di Cioffi ha portato Henry a segnare due gol e far giocare bene l’attacco. “Sono soddisfatto dell’inizio, ma non bisogna mai essere completamente soddisfatti. Sono giocatori dal grande potenziale e la bravura nostra sta nel metterli in condizione di fare gol. Perché un attaccante può fare 3 gol in un anno grazie a giocate sue, il resto è costruito da tutta la squadra”.

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"Bisogna vincere, non c'è da inventarsi tanto"

“Siamo sempre sul banco degli imputati e deve parlare il campo. Alle spalle ho una società saggia che ha ben chiaro il contesto dal quale siamo partiti e al quale siamo adesso. Ripeto una cosa che dicevo sempre l’anno scorso: c’è da vincere le partite, non è che c’è da inventarsi tanto”.