Error code: %{errorCode}

Calcio

Clamoroso, gli arbitri fermano il calcio in tutto il Lazio: "Troppe violenze contro di noi"

Francesco Balzani
Clamoroso, gli arbitri fermano il calcio in tutto il Lazio: "Troppe violenze contro di noi"N/A
Dall'Eccellenza all'Under 14 nel weekend del 7-8 dicembre non giocherà nessuno. L'ultimo episodio, un arbitro mandato in ospedale in III categoria, ma in tutta Italia quest'anno le aggressioni si sono moltiplicate. Il presidente dell’Aia Pacifici: "Salvaguardare i nostri ragazzi"

Il calcio laziale si ferma per troppa violenza contro gli arbitri. La decisione forte ma necessaria (visti gli ultimi episodi) è stata presa all’unanimità in queste ore da tutti i presidenti delle varie associazioni arbitrali di categoria. Ed è sta comunicata tramite un documento congiunto: dall’Eccellenza all’under 14, il prossimo weekend non gioca nessuno. Una presa di posizione forte per dire basta alla violenza sugli arbitri visti i troppi episodi accaduti nell’ultimo anno. La goccia che ha fatto traboccare il vaso ha avuto come vittima Edoardo Cavalieri di Civitavecchia, trent'anni, fisioterapista nella vita di tutti i giorni, aggredito durante Corchiano-Celere (III categoria, girone A). La prognosi è di 30 giorni per l'infrazione del capitello radiale al gomito sinistro. Un danno grave, considerata anche la professione di fisioterapista di Cavalieri che non potrà esercitare per diverso tempo.  Ma, come detto, negli ultimi anni i casi sono stati tantissimi. A partire dall'arbitro Bernardini che fini in coma dopo un'aggressione nel novembre del 2018 alla fine della partita fra la Virtus Olympia e l’Atletico Torrenova, valevole per il campionato di Promozione. Meno di un anno dopo il 27enne Daniele Pozzi durante una sfida di seconda categoria è stato inseguito fino alla sua auto e selvaggiamente picchiato da tifosi e tesserati. E parliamo solo dei casi più gravi, senza citare episodi di sessismo (uno ha coinvolto recentemente anche Mattia Pisilli, fratello del giocatore giallorosso) e di violenza verbale. Al 31 maggio scorso erano stati rilevati 519 casi di violenza in tutta Italia nei confronti degli arbitri contro i 334 della precedente gestione. Un dato che deve far riflettere.  La decisione è stata presa dopo un incontro con l'Osservatorio Anti Violenza e tutti i presidenti di sezione. “Insindacabile” è stata definita nonché “necessaria”. Ad oggi infatti non sono servite nemmeno le recenti modifiche agli articoli 35 e 36 del Codice di Giustizia Sportiva per l’inasprimento delle sanzioni a carico di tesserati violenti nei confronti di arbitri. Raddoppiate le pene per chi aggredisce un arbitro, previsti punti di penalizzazione alle società se gli atti sono commessi da propri dirigenti A firmare il documento anche Daniele Doveri, patron di Roma1, "convengono di astenersi dal designare arbitri e assistenti arbitrali per le gare di qualunque categoria in programma nel prossimo fine settimana (6, 7 e 8 dicembre 2024)", decisione "forte e non rinviabile". Documento mandato al presidente del Cra Lazio della LND, Roberto Avantaggiato, che allo sciopero avrebbe opposto un ritardo nei match di 15'. Incontrando l'opposizione totale degli arbitri e del presidente dell’Aia Carlo Pacifici che proprio alcuni giorni aveva messo in guardia: “La lotta alla violenza è un problema di tutti e tutti dobbiamo impegnarci ognuno con le proprie possibilità per contribuire a combatterla. Salvaguardare i nostri ragazzi e le nostre ragazze vuol dire difendere noi stessi e la nostra Associazione”. leri sera la call che ha rotto gli indugi, presente anche il presidente del Cra Aia Lazio, Massini. Sciopero questo week end e se la violenza non si ferma il prossimo potrebbe essere più lungo. L’esempio del Lazio presto potrebbe essere seguito da altre Regioni, visto che i casi di violenza non si fermano certo alle porte di Roma e provincia.

Fonte: Gazzetta.it