C’è una promessa non scritta fra la Juve, Francisco Conceicao e il Porto. Se è vero che il classe 2002 l’estate scorsa si è trasferito in bianconero con la formula del prestito secco, la cifra concordata per le prestazioni temporanee (7 milioni) e la volontà delle parti in questione indirizzano a un acquisto entro la prossima estate. Perché non concludere subito la compravendita? Semplicemente, per come si stavano indirizzando i discorsi nella trattativa, i termini della chiusura del mercato sembravano troppo vicini per trovare l’intesa su tutto. A quel punto, i buoni rapporti tra i club e la regia dell’agente, Jorge Mendes, hanno portato a un’intesa veloce sul prestito con una corsia preferenziale sull’acquisto futuro. Conceicao ha voluto fortemente la Juve e non l’ha scelta per un solo anno. Il club gli ha esposto un progetto che va ben oltre a questa stagione che lo sta vedendo già protagonista: Thiago Motta lo ha utilizzato a volte dall’inizio e tante altre dalla panchina a partita in corso, ma la sua centralità è sempre emersa con forza. Il Porto è ben intenzionato a cedere il giocatore, ma sulle condizioni economiche non è disposto a trattare troppo al ribasso. Qual è il valore economico da tenere in considerazione per giungere all’accordo definitivo? Nel contratto col club che gli ha permesso di crescere fino ad affacciarsi al calcio europeo, Conceicao ha una clausola fissata a 30 milioni dalla prossima estate. La Juve sul tavolo Conceicao si è messa da subito in una posizione di vantaggio e non solo per la volontà del giocatore, che comunque pesa molto. Con il lavoro portato avanti da Mendes, infatti, il club ha diversi margini di risparmio sulla macro cifra dell’operazione. Dentro i 7 milioni del prestito concordato c’è anche l’ingaggio del calciatore; mentre il prezzo dell’affare viene bloccato alla clausola e - almeno per la Juve - non è più soggetta ai rilanci di una potenziale asta che gli uomini della Continassa non potrebbero reggere per via del budget ridotto a disposizione. In più, sull’asse Juve-Porto - anche se in un ragionamento slegato - c’è anche la questione Djalò, che ha scelto di tornare nel suo Paese per rimettersi nelle condizioni di poter giocare ad alto livello dopo il lungo periodo di stop. Le condizioni affinché la Juve possa riscattare Conceicao a 30 milioni ci sono tutte, ma la chiusura dell’affare non è prevista a breve. I discorsi si possono tranquillamente spostare alla primavera prossima, considerato che i rischi di perdere il giocatore per il club sono ormai minimi. Mentre il futuro in maglia bianconera del giocatore, che non ha perso tempo per mettersi in mostra, promette tanto e con margini di miglioramento che lasciano ben sperare in prospettiva. Conceicao ha le carte in regola per diventare un top del calcio europeo: la Juve si è mossa prima degli altri e ha mostrato più convinzione a puntarci. Ciò che sul breve periodo può sembrare meno conveniente, in realtà, è da considerare come potenziale valore aggiunto per i prossimi anni futuri.
Fonte: Gazzetta.it