Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Spezia-Napoli. Le ambizioni scudetto, il momento magico ma anche le insidie di una gara come quella del Picco:
Le parole di Spalletti prima di Spezia-Napoli
"Partita trappola? Esiste se continuiamo a fare discorsi che riguardano vittorie facili, già proiettati per un finale scoppiettante. Sento parlare di attenzione verso il derby...allo Spezia non interessa niente del derby e loro puntano a fare il massimo per la salvezza. So quanto dedicano loro, come città, alla squadra di calcio. Dobbiamo concentrarci su quello che è un match importantissimo. Sarà una gara difficile su un campo difficile e soltanto l'attenzione e la dedizione su qualsiasi tipo di partita ci permetterà di andare a sfruttare l'occasione che abbiamo. Ci sono in palio 3 punti e sono importantissimi.
Domani mi auguro di trovare Gotti in panchina, ha avuto un problema e spero di poterlo salutare. Ha dimostrato la sua passione per questo sport. Lo Spezia ha giocatori veloci, rapidi, che riconoscono benissimo come guadagnare terreno velocemente. Noi dobbiamo essere attenti nelle marcature preventive, fare la partita ed essere veloci nella testa.
Peragine è stato un grande compagno di squadra. Con lui abbiamo attraversato momenti emozionanti, molto belli, che rimangono nella storia del calcio spezino. Se posso lo andò a trovare".
Il rapporto con i tifosi
"Il contatto coi tifosi c'è sempre. Per quello che è l'affetto e l'amore che riceviamo ogni giorno per le strade di Napoli e nei pensieri dei nostri tifosi. Ci vogliono strutture corrette, delle regole a cui attenersi, per coinvolgere i tifosi negli allenamenti. Abbiamo fatto degli allenamenti al Maradona, abbiamo giocato partite al Maradona, anche per loro. Abbiamo pensato anche questa settimana qualcosa del genere per tenere sempre pronti anche quelli che giocano di meno. Ma anche per tenere sempre alto il livello dell'allenamento. Ci siamo preoccupati per gli allenamenti di gennaio, perché volevamo allenarci al massimo, e l'attenzione della squadra è stata massima.
Ognuno di noi deve continuare a fare la propria parte, senza mollare di un centimetro. Perché il calciatore in campo, poi, ha un orecchio concentrato su quello che deve ascoltare e fare in campo, l'altro a quello che viene dai tifosi. Se noi avessimo avuto tutta la curva come l'anno scorso a La Spezia saremmo stati più forti".
Discorso scudetto
"Si diceva all'inizio che noi non potevamo fare questo percorso, poi il percorso è stato segnato da degli eventi, dei risultati, totalmente diversi da quelli che pensavamo. Ora pensiamo allo stesso modo che gli altri non possono fare questo percorso che noi abbiamo fatto. È la stessa cosa. Perché una di quelle sei squadre non possono fare quello che abbiamo fatto noi? Il nostro obbligo è quello di continuare in questo modo e impedire agli avversari di venirci a prendere.
Ci vuole la consapevolezza che solo i fatti, i risultati, sono capaci di scrivere la storia. E questi risultati bisogna continuare a farli fino a fine stagione. Ci sono squadre in salute, ci sono cose che si pensano non possano avvenire e poi? Si rischia di rimanerci male se non manteniamo la stessa attitudine.
Celebrazioni anticipate? Non è per scaramanzia ma nessuno di noi all'inizio ha pensato che avremmo avuto 50 punti alla fine del girone di andata. Bisogna trovare il modo di farsi trovare pronti alle squadre che vogliono combattere. Con 54 punti ancora a disposizione è ancora presto per far accadere qualcosa.
Da un punto di vista nostro l'analisi delle partite combattute, come con il Milan o contro la Roma, sono state vittorie meritate".
Getty
Sui singoli
"Rrahmani è fondamentale come tutta la rosa. Quando viene chiamato a giocare è importante il doppio di quelli che sono fuori, sono tutti importanti.
Con il prossimo allenatore Osimhen farà ancora molti più gol. Con l'allenatore successivo ancora di più. È Osimhen che ha tutte le potenzialità per crescere e migliorare, non l'allenatore.
Raspadori in allenamento è una roba incredibile. Per serietà, applicazione, per quello che dà sempre. Per me non tutti i giocatori sono uguali, ho più disponibilità verso quelli che si allenano in un certo modo, quelli che vengono all'allenamento un'ora prima. Una difficoltà di questo lavoro è dover tener fuori giocatori che fanno questo. Lui è uno di quelli che quando lo chiami in causa, riesce a trovare sempre gli stimoli giusti. Questa è una fortuna per noi allenatori".