Alessandro Del Piero rimane, e sarà sempre, il simbolo indelebile della Juventus.
Con il soprannome affettuoso di Pinturicchio conferitogli da Gianni Agnelli, è universalmente riconosciuto come uno dei più grandi talenti calcistici italiani di tutti i tempi, nonché uno dei più brillanti della sua epoca a livello mondiale.
Capitano della Juventus dal 2001 al 2012, ha guidato la squadra torinese alla conquista di innumerevoli trofei sia a livello nazionale che internazionale, lasciando il segno in ogni competizione cui ha preso parte e stabilendo record storici per il club con 290 reti e 705 presenze.
Inoltre, occupa la decima posizione nella classifica dei marcatori della Serie A con 188 gol, alla pari con Alberto Gilardino e Giuseppe Signori.
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La carriera di Del Piero
I suoi primi passi nel mondo del calcio li compì nel campo parrocchiale di Saccon, dove iniziò a dare i primi calci al pallone. Successivamente, si unì alla squadra del suo paese natale, San Vendemiano, dove, nonostante la giovane età, dimostrò immediatamente il suo talento.
Nonostante la madre preferisse che giocasse come portiere per sudare di meno e preoccuparsi meno di ammalarsi, Del Piero si fece notare per le sue abilità sul campo. Il sacerdote del paese, che ricopriva anche il ruolo di presidente della squadra, parlò del giovane talento con alcuni dirigenti del Padova, anche se inizialmente le loro perplessità riguardavano il fisico minuto ed esile del ragazzo.
Nel 1992, Del Piero fu acquistato dalla squadra di Padova e fu inserito nella formazione Allievi. A soli 17 anni, il 15 marzo 1992, fece il suo debutto in Serie B sotto la guida di Bruno Mazzia, subentrando a Roberto Putelli in una partita contro il Messina. Il 22 novembre dello stesso anno, segnò la sua prima rete con la maglia biancoscudata, la sua prima da professionista, nel 5-0 contro la Ternana.
La storia alla Juventus
Nell'estate del 1993, grazie all'intercessione di Giampiero Boniperti, Alessandro Del Piero firmò il suo primo contratto da professionista, venendo acquistato dalla Juventus per cinque miliardi di lire, comprensivi del cartellino di Adriano Bonaiuti.
Questo soddisfò il desiderio del giovane calciatore di indossare la maglia della squadra che aveva sempre tifato. Nonostante il tecnico Giovanni Trapattoni lo avesse inizialmente portato in ritiro con la prima squadra, Del Piero fu successivamente inserito nella squadra Primavera.
Durante la stagione 1993-1994, Del Piero giocò un ruolo chiave nelle vittorie del Torneo di Viareggio e dello scudetto di categoria, segnando il golden goal nella finale del Torneo di Viareggio e un gol decisivo nella finale di andata contro il Torino.
Parallelamente, Del Piero esordì saltuariamente con la prima squadra, debuttando in Serie A il 12 settembre 1993 e segnando il suo primo gol in bianconero contro la Reggiana. Il 20 marzo 1994, realizzò una tripletta contro il Parma, contribuendo a calmierare le tensioni in un momento difficile per la Juventus. Da quel momento in poi, Del Piero fu impiegato con maggiore regolarità da Trapattoni.
Alla fine della sua prima stagione con la Juventus, in cui alternò presenze tra le giovanili e la prima squadra, Del Piero accumulò 14 presenze tra campionato, Coppa Italia e Coppa UEFA, segnando 5 gol in Serie A. Nell'estate del 1994, con il cambio di gestione societaria alla Juventus e l'arrivo di Marcello Lippi come allenatore, Del Piero fu integrato stabilmente nella prima squadra.
Il dualismo con Baggio
Il 4 dicembre, in campionato, segnò un gol che permise alla Juventus di battere la Fiorentina per 3-2, contribuendo così alla rimonta della squadra. Questo gol, per la sua bellezza e importanza, è rimasto tra i più celebri di Del Piero ed è stato votato nel 2017 dai tifosi bianconeri, in occasione del centoventesimo anniversario del club, come il migliore nella storia della Juventus.
Durante questa stagione, Del Piero si laureò Campione d'Italia e vinse la Coppa Italia con la Juventus. Inoltre, debuttò anche in nazionale nell'aprile 1995. Il serio infortunio subito dal compagno di squadra Roberto Baggio verso la fine del 1994 diede a Del Piero l'opportunità di giocare con maggiore continuità nella squadra bianconera, permettendogli di emergere definitivamente a livelli di alto livello.
Nella stagione 1995-1996, la Juventus prese la decisione di puntare su Alessandro Del Piero, sia per ragioni anagrafiche che economiche, lasciando partire Roberto Baggio. Questa scelta sollevò perplessità tra i tifosi e gli organi di stampa, poiché c'era il rischio di affidare gran parte delle sorti della squadra a un ventenne che, pur essendo promettente, doveva ancora dimostrare molto.
La vittoria in Champions League
Il 13 settembre, Alessandro Del Piero segnò il suo primo gol in UEFA Champions League contro il Borussia Dortmund, con un tiro curvo sul secondo palo che sarebbe diventato la sua firma caratteristica. Durante la competizione europea, Del Piero offrì prestazioni di grande rilievo, segnando ben 5 gol consecutivi nelle prime 5 partite, stabilendo così un record per un calciatore della Juventus (successivamente eguagliato da Álvaro Morata venti anni dopo).
Il 22 maggio, Del Piero sollevò il trofeo nella finale di Champions League a Roma contro l'Ajax, dove la Juventus vinse 4-2 ai rigori dopo un pareggio per 1-1 nei tempi supplementari. Nello stesso anno, vinse anche la sua prima Supercoppa italiana, fornendo l'assist per il gol decisivo di Vialli contro il Parma. Del Piero concluse la stagione avendo giocato in tutte le partite disponibili, vincendo il Trofeo Bravo 1995-1996 come miglior giocatore Under-21 d'Europa e classificandosi al quarto posto nella graduatoria del Pallone d'oro 1995 e 1996.
Nella stagione 1996-1997, Del Piero continuò a giocare ad alto livello. Contribuì alla qualificazione della Juventus ai quarti di finale di Champions League con un gol contro il Manchester United, segnando anche la rete decisiva nella finale di Coppa Intercontinentale contro il River Plate.
Successivamente, vinse la Supercoppa UEFA contro il Paris Saint-Germain, ma subì un infortunio muscolare alla coscia destra che lo tenne fuori per due mesi. Nonostante ciò, giocò la finale di Champions League contro il Borussia Dortmund, segnando un gol ma non riuscendo ad evitare la sconfitta della Juventus.
Nella stagione 1997-1998, Del Piero continuò a brillare, vincendo subito la Supercoppa italiana e segnando un gol contro il Manchester United dopo soli 20 secondi e 12 centesimi, il quarto più veloce nella storia della Champions League. A fine anno, fu nominato tra i sei giocatori della Juventus candidati per il Pallone d'oro. Inoltre, segnò una tripletta contro il Monaco e diventò il miglior marcatore della Juventus in Champions League superando Michel Platini. Del Piero segnò in totale 10 gol nella competizione, conducendo la Juventus alla sua sesta finale di Champions League, anche se la squadra perse 1-0 contro il Real Madrid. Durante la stagione, segnò anche il gol decisivo contro l'Inter che contribuì alla conquista dello scudetto.
L'infortunio
Nella stagione 1998-1999, Alessandro Del Piero iniziò con un gol contro la Lazio nella Supercoppa italiana, ma la Juventus non riuscì a vincere il trofeo. A causa dei postumi dell'infortunio subito nella stagione precedente, Del Piero faticò a trovare la piena forma fisica. Per infondergli maggiore fiducia, il 20 settembre 1998, durante la sfida interna contro il Cagliari, venne nominato capitano per la prima volta dallo spogliatoio.
Nonostante un miglioramento nelle settimane successive, il 25 ottobre decise il derby d'Italia, ma l'8 novembre, nella trasferta contro l'Udinese, subì un grave infortunio al ginocchio sinistro, riportando la lesione dei legamenti crociati anteriore e posteriore. Questo incidente lo costrinse a un intervento chirurgico negli Stati Uniti e a una riabilitazione di 9 mesi, concludendo così la stagione dopo soli 8 incontri.
Il campionato era compromesso e il percorso in Champions League terminò in semifinale contro il Manchester United, che riuscì a ribaltare il doppio svantaggio subito al Delle Alpi. La Juventus mancò anche la qualificazione diretta alla Coppa UEFA, ottenuta poi grazie alla vittoria in Coppa Intertoto. La stagione si concluse con l'addio del tecnico Lippi e un settimo posto in campionato.
Nonostante l'infortunio, il 29 giugno, Del Piero firmò il rinnovo del contratto con la Juventus dopo lunghe trattative legate all'ingaggio e ai diritti d'immagine. Il suo stipendio fu adeguato a 10 miliardi di lire all'anno, facendone al tempo il calciatore più pagato al mondo. L'attesa per il suo rientro portò Gianni Agnelli a soprannominarlo "Godot".
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Calciopoli e gli ultimi anni
Dopo il ritorno di Lippi torna titolare, mentre avrà più problemi in seguito con Fabio Capello. Quando sembrava quasi finita con la Juventus, Calciopoli cambia ogni scenario.
In seguito alla retrocessione in Serie B della Juventus, con 17 punti di penalizzazione, a seguito della sentenza relativa a Calciopoli, Alessandro Del Piero fu uno dei pochi della rosa a decidere di restare nel club. Tredici anni dopo la sua ultima esperienza con il Padova, il 9 settembre 2006, Del Piero giocò la sua prima partita in Serie B con la maglia della Juventus contro il Rimini, terminata con un pareggio 1-1. Una settimana dopo, il 16 settembre, scese in campo per la sua 500ª partita ufficiale tra i professionisti, di cui 486 con la Juventus e 14 con il Padova.
In quella partita segnò il suo primo gol nel campionato cadetto con la maglia bianconera, che sancì la vittoria per 2-1 contro il Vicenza, segnando anche il suo duecentesimo gol in bianconero contro il Frosinone debuttante in Serie B. Il 20 gennaio 2007, durante Juventus-Bari, Del Piero raggiunse un traguardo raggiunto solo da altri due calciatori del passato, Gaetano Scirea e Giuseppe Furino, quello delle 500 presenze in gare competitive con la Juventus. Concluse il campionato con una doppietta contro l'Arezzo nella vittoria per 5-1, garantendo alla Juventus la matematica certezza del ritorno in Serie A con tre giornate di anticipo e vincendo il titolo di capocannoniere del campionato con 20 gol.
Il 30 ottobre 2010, nella partita contro il Milan, Del Piero segnò il suo 179º gol in Serie A, superando così Boniperti come marcatore juventino più prolifico nella Serie A. Concluse la stagione con 11 reti e 6 assist, diventando il miglior marcatore stagionale della Juventus per la nona volta in carriera. La stagione successiva cominciò con la nomina di Antonio Conte come nuovo allenatore della squadra, e Del Piero fece il suo esordio nel nuovo Juventus Stadium, stabilendo il record di aver giocato e segnato in quattro degli impianti bianconeri. Questa fu anche la sua ultima stagione come giocatore della Juventus.
Il 11 aprile 2012, Del Piero festeggiò la sua 700ª partita con la Juventus segnando su punizione il gol-vittoria contro la Lazio. Il 6 maggio 2012, vinse lo scudetto con la maglia bianconera nella partita contro il Cagliari vinta per 2-0. Il 13 maggio 2012, disputò la sua ultima partita in campionato con la maglia della Juventus contro l'Atalanta, segnando il suo 290º gol con il club bianconero e uscendo dal campo acclamato dai tifosi in lacrime.
Le esperienze all'estero
Il 5 settembre 2012, Alessandro Del Piero annunciò la firma con il club australiano del Sydney FC. Debuttò con la nuova squadra nella prima partita della A-League 2012-2013 contro il Wellington Phoenix, subendo una sconfitta per 2-0. Concluse la stagione con 14 gol (miglior cannoniere stagionale di sempre del Sydney FC), ma la sua squadra si classificò al settimo posto e non riuscì a qualificarsi per i play-off.
Il 28 agosto 2014, Del Piero firmò un contratto di una stagione con la neonata franchigia indiana del Delhi Dynamos che militava nel nuovo campionato dell'Indian Super League. Segnò il suo primo e unico gol con gli arancioneri il 9 dicembre, su calcio di punizione, nella partita contro il Chennaiyin, terminando il campionato al quinto posto e non raggiungendo la fase play-off. Del Piero concluse qui la sua carriera agonistica.
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In Nazionale
Dal 1995 al 2008, Alessandro Del Piero è stato un membro della nazionale italiana, partecipando a tre campionati del mondo: Francia 1998, Corea del Sud-Giappone 2002 e quello vittorioso di Germania 2006.
Ha anche preso parte a quattro campionati d'Europa: Inghilterra 1996, Belgio-Paesi Bassi 2000 (dove l'Italia è arrivata in finale), Portogallo 2004 e Austria-Svizzera 2008, quest'ultimo da capitano. Nonostante non abbia brillato tanto quanto con la maglia della Juventus, soprattutto nei tornei mondiali ed europei, Del Piero ha comunque accumulato 91 presenze e 27 reti in maglia azzurra, rendendolo il quarto miglior marcatore di sempre insieme a Roberto Baggio.
Cosa fa oggi?
Del Piero oggi è un apprezzato commentatore e opinionista televisivo. Lavora per Sky Sport e per altri emittenti americane. Dopo la sua esperienza calcistica ha deciso di trasferirsi con la sua famiglia a Los Angeles, dove attualmente vive e svolge anche ruoli importanti da imprenditore.