La scorsa estate al Feyenoord hanno deciso di voltare pagina. Certo, avrebbero perferito mandare in archivio il capitolo più recente della loro storia con la vittoria della Conference League contro la Roma, ma non è stato possibile e il valore dell'avversario non sembra aver lasciato troppo spazio alle recriminazioni.
Da quelle parti hanno preferito guardare oltre, con coraggio, attraverso una campagna acquisti ricca di movimenti in entrata e in uscita, provando a mantenere alta la qualità della rosa e allo stesso tempo a rigenerare lo spogliatoio, garantendo stimoli e freschezza con i nuovi arrivati.
Ricomincio da... uno
Rispetto alla formazione scesa in campo contro la Roma lo scorso 25 maggio, sono addirittura sette i calciatori che hanno lasciato il club, tra cessioni e fine prestiti.
La rivoluzione ha riguardato gli addii ai pilastri difensivi Senesi e Malacia, alle geometrie e incursioni di Aursnes, Nelson, Til e Sinisterra (fiore all'occhiello del mercato in uscita venduto a 25 milioni, ndr). Via anche Dessers, passato poi alla Cremonese dopo il ritorno al Genk. L'intero zoccolo duro della squadra smantellato per mettere da parte un gruzzoletto importante (circa 70 milioni) e dare futuro al progetto tecnico.
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E' bastato investire appena la metà, più o meno, di quanto incassato mettere a segno comunque acquisti importanti. Tra questi spiccano Szymanski, arrivato in prestito dalla Dinamo Mosca, e Danilo, bomber appena ventitreenne preso addirittura a titolo gratuito.
Allenatore confermato
Senza, però, tralasciare un punto di contatto importante col recente passato, che garantisce continuità nel lavoro. La conferma di Arne Slot è in questo senso indicativa, segno che a Rotterdam hanno apprezzato quanto fatto la scorsa stagione. L'obiettivo è migliorare il terzo posto dell'ultima annata e arrivare in fondo in Europa League.
Se in campionato la vetta è distante 4 punti (ma con una gara da recuperare), in campo internazionale si gioca sul filo del rasoio. Gli olandesi affronteranno la Lazio nell'ultimo turno di un girone che offre ancora a tutte e quattro le squadre la possibilità di superare il turno, ma le sottopone anche allo stress di una possibile eliminazione.
Tutto si deciderà in 90' da alto tasso di adrenalina, da vivere ovviamente su DAZN.
Cosa temere del Feyenoord
Stesso modulo
Gli olandesi giocano con lo stesso modulo della Lazio di Sarri. Szymanski è faro in cabina di regia, ma anche ospite indesiderato dagli avversari sulla loro trequarti. Può far male in zona gol e da monitorare, non quanto però Danilo, già autore di otto gol in stagione e terminale offensivo che metterà alla prova la difesa biancoceleste.
Nel grande equilibrio del Gruppo F, infatti, il Feyenoord può vantare il miglior attacco, che sembra galvanizzarsi davanti al pubblico di casa: finora il bottino è di ben otto reti in due gare.
Jahanbakhsh e Dilrosun sono le frecce che ronzeranno spesso a ridosso dell'area da un lato e dall'altro, per cui sarà fondamentale l'aiuto dei centrocampisti in copertura. Una menzione la merita anche capitan Kokcu, leader tecnico e caratteriale. Per lui già 5 gol in stagione.
Sarri ha già dimostrato di poter far male alla formazione di Arne Slot: la Lazio dovrà scendere in campo con la stessa determinazione mostrata nella prima ora di gioco all'andata, evitando cali di concentrazione che potrebbero risultare fatali.
Turno di riposo
Da non sottovalutare anche l'aspetto fisico. La Lazio arriverà alla gara di Europa League con le scorie per la sconfitta casalinga contro la Salernitana e praticamente a ridosso del derby con la Roma del prossimo turno di Serie A TIM.
Il Feyenoord, invece, ha ottenuto la possibilità di rinviare il match con il Cambuur dell'ultimo turno di Eredivisie e si sta preparando al meglio per l'impegno decisivo contro la squadra di Sarri.
La classifica del Gruppo F
- Lazio 8
- Sturm Graz 8
- Feyenoord 5
- Midtjylland 5