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Calcio

Così Fonseca ha acceso il Milan: "coraggio" in tutte le lingue del mondo

Andrea Ramazzotti
Così Fonseca ha acceso il Milan: "coraggio" in tutte le lingue del mondoN/A
L'allenatore portoghese nello spogliatoio ha fatto scrivere in ogni postazione la parola d'ordine in inglese, francese, spagnolo... secondo nazionalità del giocatore. Anche con questi dettagli si vince il derby

Coraggio. La stessa parola in lingue diverse per mandare lo stesso messaggio a tutti e venticinque i convocati rossoneri per il derby. Paulo Fonseca e il suo staff hanno curato nei minimi dettagli l’avvicinamento al derby. Non solo l’aspetto tattico, con Abraham e Morata schierati per la prima volta insieme dall’inizio, ma anche quello psicologico ha avuto un peso determinante per il tecnico portoghese. E la parola "coraggio" è stata centrale. Domenica a giocare in casa era l’Inter e, come da accordo tra i due club, è stata la formazione di Inzaghi a tenere per sé sia lo spogliatoio di sua “proprietà” sia quello che solitamente utilizza il Milan quando disputa a San Siro i match casalinghi.

Gli uomini di Fonseca si sono così preparati nello “stanzone” riservato alle formazioni ospiti che il portoghese ha chiesto di personalizzare: il posto di ogni calciatore è stato contrassegnato dal numero di maglia, dallo stemma del Milan e dalla parola "coraggio" scritta nella lingua parlata dal giocatore in questione. Una curiosità: coraggio in inglese e in francese si scrive nello stesso modo ovvero courage, ma hanno trovato spazio anche la “versione” della parola in olandese, in serbo, in tedesco e in portoghese. Inequivocabile il messaggio: tutti in campo senza paura dei campioni d’Italia. Importante per liberare la testa del gruppo è stata anche la grigliata organizzata a Milanello venerdì ovvero a meno di settantadue ore dal k.o. contro il Liverpool. Mercoledì Fonseca aveva parlato per oltre un’ora e mezzo nella sala delle riunione tecniche senza però fare accenni agli errori tattici commessi contro i Reds: quello era stato un modo per guardarsi in faccia... da uomini.

Per capire che bisognava dare tutti più del 100% per il bene della causa. E’ stato in quell’occasione che l’ex tecnico del Lilla ha capito di avere in pugno la squadra e che tutti avrebbero continuato a remare nella stessa direzione. Giovedì è stata la mattinata di Ibrahimovic che ha portato il messaggio di sostegno e di incoraggiamento della società. Frasi concilianti e nessuna critica aspra come successo dopo la figuraccia di Parma. Poi Fonseca ha parlato di tattica e ha visto le risposte che si aspettava in campo. Il cerchio lo ha chiuso la grigliata di venerdì, con gli chef di Milanello a cucinare per Calabria e compagni, ma anche per Milan Futuro. E poi c’è stata la festa finale, molto partecipata da tutti, compresi coloro che lavorano dietro le quinte e i dirigenti. La squadra era in campo a ricevere i cori di ringraziamento della Curva Sud e quando è rientrata nello spogliatoio ha trovato i fisioterapisti, i membri dello staff tecnico, i magazzinieri e i dirigenti che l’hanno accolta con applausi, abbracci e complimenti. Finale con cena e musica in un noto locale della città. Diversi i calciatori presenti complice la giornata libera di ieri. Dolce epilogo di una notte rossonera da ricordare dopo tanti derby amari.

Fonte: gazzetta.it