Quella di Red Bull è una delle sperimentazioni meglio riuscite nello sport. Calcio e Formula 1, certo, ma non solo: da anni, ormai, la "scuderia" che mette le ali ha affondato radici importanti nel calcio non solo europeo ma in giro per il mondo. Finendo spesso per diventare così un ostacolo anche per i club italiani o quelli più blasonati in giro per il continente.
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Tutti giovani dietro Ulmer
La formazione schierata dagli austriaci contro la Roma nell'andata di Europa League è "imbarazzante" per l'anagrafica: un solo calciatore su undici supera i 24 anni. Ed è Andreas Ulmer, 37enne veterano che da anni difende la maglia del Salibsurgo. È il sole attorno cui ruota l'universo Red Bull in Austria, l'uomo di esperienza che serve sempre in una squadra di giovani rampanti. Il nome più conosciuto è quello dello svizzero Noah Okafor (2000), ma in campo ci sono andati anche Sucic (2002), il francese Gourna (2003), Dedic (2002) e Seiwald (2001). Senza considerare l'arsenale potenziale tenuto in panchina. Il gioiello di casa Baidoo (2004) e la punta Sesko, un 2003 con all'attivo 5 gol in campionato e addosso gli occhi delle big.
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I gioielli Red Bull: la lezione Haaland
Il disegno è sempre lo stesso da anni: anticipare tutti sul mercato, ma quando ancora i calciatori sono da formare. Scommettere su di loro, rivenderli a peso d'oro. E nel frattempo vincere anche in campionato. La storia di Haaland è l'esempio lampante: comprato per poco o nulla dal Molde e rivenduto per 20 milioni al Borussia Dortmund. Ma in mezzo una storia di successi e sorrisi anche a Salisburgo: una sola stagione completa - 2019/20 - un campionato e una coppa vinti con i suoi gol e soprattutto una esperienza in Champions League in cui aveva saputo lasciare il segno. Ad Haaland era bastato un solo anno per farsi notare dal Borussia Dortmund e dall'Europa intera, ma è stato e resta il fiore all'occhiello del progetto Red Bull fin qui.
I gioielli Red Bull: il primo Mane
Quella di Sadio Mane è stata la prima perla tirata fuori dalla struttura Red Bull: arrivati ormai da qualche anno, i dirigenti del Salisburgo seppero puntare sul ragazzo arrivato da Dakar a Metz convincendo in una sola stagione con il suo talento. In Austria ci è rimasto per due anni prima di essere rivenduto in Premier League: era stato acquistato per 4 miglioni di euro, il Southampton convinse il Salisburgo con 24 milioni due stagioni più tardi. La sua carriera parla da sola ma tutto parte dalla scuola Red Bull.
I gioielli Red Bull: l'esempio Szoboszlai
E se qualcosa non dovesse andare, allora ecco la forza del network: Dominik Szoboszlai è il prototipo del progetto Red Bull. Comprato da Budapest nel 2016, approda al Liefering, altra squadra satellite giovanile che forma tutti i ragazzi arrivati da ogni parte del mondo. Poi la "promozione" al Salisburgo e due anni da protagonista in cui accende su di sé i riflettori del mercato europei. Nessuno, però, investe su di lui con il covid a condizionare il mercato globale. Il tempo in Austria è finito? No problem, il classe 2000 Szoboszlai si sposta al Lipsia - stessa casa madre - e si mette in mostra anche in Germania. In attesa di trasformarsi nella prossima perla.
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I gioielli Red Bull: la doppia vita di Upamecano
Un percorso molto simile è quello di Dayot Upamecano, oggi pezzo pregiato del Bayern Monaco dopo un estate da protagonista sul mercato, ma prima fiore sbocciato nel mondo Red Bull. Anche lui arriva al Liefering per farsi le ossa tra i pari età ad appena 16 anni, ma i dirigenti intuiscono subito il suo valore e il passaggio al Salisburgo è d'obbligo. Anche l'Austria gli sta stretta, tanto da finire subito nel circolo Red Bull con il passaggio al Lipsia dopo appena un anno: tutti provano a strapparlo ai tedeschi, nel 2021 ci riesce solo il Bayern Monaco che spende oltre 42 milioni di euro per averlo.
I gioielli Red Bull: Okafor la nuova stella
Svizzero, dalle chiari origini africane, pronto a diventare la prossima perla del mercato europeo: Noah Okafor si prende la scena oggi al Salisburgo, punta forte la Roma di Mourinho e soprattutto il calcio dei grandi. La Red Bull ha puntato su di lui nel 2020 con un investimento importante e oggi può dire di averci visto giusto perché oggi già vale più del doppio: le big d'Europa potrebbero contenderselo la prossima estate dopo una stagione da protagonista a Salisburgo. Lui spera di ripercorrere la strada già tracciata da chi ha vestito quella maglia prima di lui: il progetto Red Bull non sbaglia (quasi) mai.
E, adesso, l'ennesimo gioiellino degli austriaci sembra ad un passo dal passare ad una big: il Milan, infatti, si è assicurato il talento del Salisburgo. Proprio ai rossoneri, Okafor segnò un gran gol in Champions League. La speranza dei tifosi rossoneri è che il classe 2000 in futuro possa segnarne tanti in favore proprio della squadra allenata da Pioli.