I Mondiali 2022 in Qatar hanno emesso il loro verdetto: l'Argentina è la nazionale più forte del mondo e Lionel Messi il GOAT, il più forte di sempre. Il mese scarso di competizione iridata però ha regalato anche grandi sorprese, altrettante storie e qualche scivolone, ma come ogni quattro anni - in particolare in questo 2022 in cui subito dopo si torna in campo e con il mercato di riparazione aperto - bisogna fare attenzione alle insidie.
Tanti i giocatori protagonisti in Qatar, ma alcuni a sorpresa si sono presi le prime pagine per i complimenti e le prestazioni. Esche perfette per il calciomercato e per una valutazione complicata. Il rischio di sbagliare completamente un investimento è dietro l'angolo e abbiamo scelto cinque giocatori che farebbero comodo alle squadre di Serie A TIM (e non solo) ma per cui servirebbe un pensiero in più per non cadere nello specchietto per allodole.
- Azzedine Ounahi
- Josip Juranovic
- Antonee Robinson
- Ritsu Doan
- Cho Gue-sung
"Colpa" dell'exploit del Marocco, della resilienza della Croazia e dei giovani talenti degli Stati Uniti per fare qualche esempio.
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Azzedine Ounahi, centrocampista del Marocco
Se da una parte il presidente dell'Angers ultimo in classifica in Ligue 1 sta dichiarando in tutti i modi l'impossibilità di trattenere Ounahi e Boufal a gennaio con un malcelato dispiacere, dall'altro si sta sfregando le mani.
L'hype intorno al centrocampista del Marocco, Azzedine Ounahi ha raggiunto picchi elevatissimi durante la clamorosa cavalcata fino alla semifinale della nazionale africana. A ventidue anni, Ounahi effettivamente ha disputato un Mondiale di assoluto livello mostrando tecnica, visione di gioco e gamba che in Ligue 1 fatica a sfoggiare.
Qui sta l'inghippo e la riflessione giusta da fare per gli occhi esperti dei dirigenti calcistici: qual è il vero Ounahi? Perché non rende nell'Angers? Il talento c'è e l'abbiamo visto, ma serve il giusto contesto per averlo a disposizione e una competizione rapida ed emotiva come il Mondiale potrebbe essere un rischio troppo grosso per essere usato come metro di giudizio.
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Josip Juranovic, difensore della Croazia
Nella Croazia delle certezze come Kovacic, Brozovic e Modric in mezzo al campo e dell'exploit definitivo di Gvardiol in mezzo alla difesa, a rubare spesso l'occhio sulla fascia destra è stato Josip Juranovic.
Terzino con gamba ha macinato chilometri su chilometri, giocando a ritmi elevati per quasi tutto il tempo e mostrando una cattiveria agonistica importante. Contro il Brasile la sua prestazione migliore e anche quella più vista che gli ha puntato i riflettori addosso.
Attenzione però, Juranovic è un giocatore classe 1995 passato tra Legia Varsavia e Celtic senza grossi picchi in carriera. Un investimento da ponderare.
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Antonee Robinson, difensore degli Stati Uniti
Gli Stati Uniti ai Mondiali 2022 hanno fatto il loro, né più né meno. Gli ottavi di finale raggiunti erano l'obiettivo prefissato e averlo fatto con una squadra giovanissima lascia i vertici del "soccer" tranquilli per la prossima coppa del mondo da giocare in casa.
Tra i giocatori più celebrati c'è stato sicuramente Antonee Robinson, terzino sinistro del Fulham che ha arato la fascia nelle quattro partite in cui è sceso in campo. In passato è stato vicinissimo al Milan, negli ultimi mesi - anche prima del Mondiale - è stato accostato a qualche squadra italiana, ma il 25enne americano è un rischio.
Ruba l'occhio perché è un moto perpetuo sulla fascia, ma spesso i suoi cross sono imprecisi e le chiusure difensive sbadate. Contro l'Olanda lo si è visto chiaramente. Insomma, è un giocatore su cui puntare, ma senza fare follie.
Ritsu Doan, attaccante del Giappone
L'attaccante esterno si è preso il palcoscenico con gol pesantissimi ai Mondiali in Qatar 2022, ma anche il giocatore del Friburgo è emerso in un contesto particolare come quello del Giappone in cui è stato il gruppo ad avanzare piuttosto che la qualità dei singoli.
Ritsu Doan da nipponico è molto disciplinato e applicato, ma va visto fuori dal proprio contesto nazionale e la voglia di un investimento utile anche in termini di marketing per i mercati asiatici è sempre un pericolo da non sottovalutare dopo un Mondiale.
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Cho Gue-sung, attaccante della Corea del Sud
Con la doppietta contro il Ghana e un Mondiale di altissimo livello al centro dell'attacco della Corea del Sud, Cho Gue-sung ha fatto raccolta di complimenti, apprezzamenti e proposte di matrimonio da ammiratrici connazionali.
Prima dei grandi numeri in Qatar, Cho non aveva mai lasciato la Corea e gioca nello Jeonbuk che nelle ultime settimane ha ricevuto un sacco di offerte per il proprio centravanti.
In realtà in carriera non ha mai brillato per prolificità, ma la foga agonistica con cui ha aiutato la sua nazionale a superare il turno nel girone del Mondiale eliminando l'Uruguay ha rubato l'occhio e non solo agli uomini mercato a caccia di occasioni.