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Calcio

Dai 70 milioni per Bastoni ai 40 per Raspadori: 5 big di A che andranno via se c'è... l'offertona

Andrea Ramazzotti
Dai 70 milioni per Bastoni ai 40 per Raspadori: 5 big di A che andranno via se c'è... l'offertonaN/A
Loro sono… i gioielli della corona. Quelli da difendere (quasi) a ogni costo perché elementi chiave nel progetto tecnico. Neppure loro però possono considerarsi al riparo in caso di offerte irrinunciabili delle big europee o dell’Arabia Saudita. Non ci riferiamo al napoletano Osimhen, che ha una clausola rescissoria e ha già manifestato (come l’atalantino Koopmeiners) la sua volontà di fare le valigie, oppure allo juventino Chiesa, che non ha ancora rinnovato il contratto in scadenza nel 2025. Si tratta di elementi sacrificabili solo di fronte a una plusvalenza indispensabile per il bilancio oppure per finanziare il mercato in entrata.  Il centrale mancino è legatissimo all’Inter e ha un contratto fino al 2028 rinnovato lo scorso luglio. In passato è stato corteggiato dalla Premier, ma la sua volontà di non togliersi di dosso la maglia nerazzurra è stata inequivocabile. La situazione non è cambiata e pure l’Inter, che in tutto lo ha pagato 31 milioni all’Atalanta, vuole tenerselo stretto perché pensa che nello scacchiere tattico di Inzaghi non sia facile trovare un altro difensore dotato di centimetri, qualità in fase di impostazione e abilità nell’inserirsi palla al piede. Ciò premesso, le sue prestazioni non sono passate inosservate e di club interessati al numero 95 ce sono parecchi. Soprattutto oltre Manica. Zhang e i suoi uomini mercato decideranno di resistere come due anni fa con Skriniar oppure, di fronte a un’offerta… fuori mercato, lo sacrificheranno come successo con Hakimi e Lukaku (tre estati fa) o con Onana (ad agosto scorso)? Costa non meno di 70 milioni.  Quanto sia importante Nico per la Fiorentina lo hanno fatto capire le parole del d.s. Pradé che negli scorsi mesi ha svelato l’offerta da 45 milioni presentata dal Brentford. Prima aveva bussato alla porta di Commisso anche il Leicester. L'argentino dal suo arrivo a Firenze ha fatto i conti con alcuni problemi fisici, ma quando è stato in campo ha spesso disegnato calcio e segnato gol importanti. A Nico e ai suoi guizzi Italiano chiede molto in questo finale di stagione, mentre la Viola vuole costruire il futuro su di lui. A meno che una big non si presenti con più di 50 milioni.  Per Massimiliano Allegri in mezzo al campo è un elemento insostituibile: lo ha messo nel ruolo di regista e praticamente non ha mai avuto dubbi sul suo utilizzo. Manuel, arrivato dal Sassuolo nel 2021 in prestito biennale con riscatto obbligatorio (37,5 milioni di euro, bonus compresi), fa parte del nucleo italiano grazie al quale la Juventus vuole tornare a vincere in Italia e a essere protagonista in Champions League. Il mercato, però, è una variabile che alla Continassa tengono in considerazione perché il ruolo che Locatelli ricopre è molto richiesto in Europa e lui, che lo interpreta dando il meglio soprattutto in fase di interdizione, può attirare le attenzioni di formazioni della Premier League, ma anche di altri campionati top.  Il capitano con De Rossi in panchina è tornato su grandi livelli: è già a quota 9 reti stagionali, 7 delle quali realizzate dopo l’addio di Mourinho. E ha timbrato il cartellino anche nella tournée negli Usa con l’Italia. Lorenzo sta trascinando la squadra e, da romano e romanista, è un punto di riferimento per lo spogliatoio e l’ambiente. Con queste premesse la sua permanenza non è in dubbio, ma la situazione economica della Roma è nota e ci sono obblighi da rispettare con la Uefa. L’obiettivo dei Friedkin è quello di tenersi i giovani più promettenti (Bove e Zalewski), i pilastri della difesa (Mancini e Ndicka) e i cardini della mediana (Cristante e Pellegrini). Il rendimento di Pellegrini, ripreso dal Sassuolo nel 2017 per 10 milioni, non sta però passando inosservato e, magari dopo un grande Europeo...  E’ stato uno degli investimenti più importanti dell’era De Laurentiis. Il Napoli lo ha preso dal Sassuolo in prestito (5 milioni) con obbligo di riscatto fissato a 30 più altri 5 di bonus, ma non ha ancora trovato una collocazione tattica definitiva ed è stato utilizzato spesso dalla panchina. Per la società azzurra, che è orientata a vendere Osimhen, il classe 2000 di Bentivoglio resta un elemento sul quale puntare e il fatto che sia nel giro della Nazionale nonostante l’impegno part time con il club, testimonia il suo valore. Lui però scalpita e vorrebbe più minuti . E l’Europeo potrebbe essere un palcoscenico sul quale mettersi in mostra. Difficile averlo per meno di 40 milioni.