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Calcio

Dal fratello Gianluca a Oriali, tutto lo staff di Conte a Napoli

Vincenzo D'Angelo
Dal fratello Gianluca a Oriali, tutto lo staff di Conte a NapoliN/A
La sintonia con Lele in Nazionale e nell’Inter, il riferimento di Stellini, i preparatori Coratti e Bruno: gli uomini chiave dell'allenatore scelto da ADL

Il noi davanti all’io, la squadra prima di tutto. È uno dei concetti chiave della visione del calcio di Antonio Conte, un maniaco del lavoro, un perfezionista nato. E dietro ai successi del Conte allenatore c’è sempre stato uno staff di primissimo livello, con cui Antonio è riuscito a creare un team vincente. Del gruppo dei fedelissimi fanno parte il vice Cristian Stellini, il fratello Gianluca, match analyst scrupoloso come Antonio se non ancor di più. E poi i due preparatori atletici Costantino Coratti e Stefano Bruno, che lo hanno seguito anche nell’ultima avventura a Londra, da manager del Tottenham. Dove, invece, è mancata un’altra figura di riferimento come Gabriele Oriali, il team manager con cui ha legato tantissimo ai tempi della Nazionale e che aveva voluto con sé anche negli anni all’Inter. Lele e Antonio sono diventati quasi una cosa sola, perché Oriali sa come prendere Conte, sa come stargli accanto nei momenti di esaltazione e in quelli di frustrazione.

Restano due caselle fondamentali da riempire e a quelle dovrebbe pensare la società. De Laurentiis vorrebbe confermare Francesco Sinatti come responsabile dei preparatori. Il contratto scade a giugno, il suo impegno tecnicamente è finito con l’addio di Calzona che lo aveva fortemente voluto di nuovo a Napoli come tutti i dirigenti del club. Sinatti a Napoli è di casa ed è stato il grande rimpianto dell’ultima stagione, il primo grande punto di rottura con Rudi Garcia. In azzurro si era distinto nell’era Sarri e poi era tornato con Spalletti, che adesso ha seguito nell’avventura in Nazionale. De Laurentiis non vuole più commettere errori e punta a riportarlo di nuovo nel club, per molto tempo. Magari concedendogli il doppio impegno con la Nazionale. Il preparatore dei portieri, invece, sarà ancora Alejandro Rosalen, legato al club fino al 2025. Lo staff è pronto, tocca a De Laurentiis dare il via all’era Conte. Insomma, Oriali è una figura centrale anche nella trattativa che il Napoli sta portando avanti per ingaggiare Conte. Lele è uomo di campo vero, una presenza positiva all’interno di uno spogliatoio. Ha un passato glorioso da giocatore, dove già sapeva rendersi indispensabile nella gestione degli equilibri di squadra.

Generoso, attento, intelligente, mai banale: Lele anche da dirigente sa essere punto di riferimento per tutti e il suo lavoro diplomatico alleggerisce il tecnico da eventuali pensieri extracampo. Un problema enorme, che ha inciso parecchio nella sciagurata stagione appena conclusa, col Napoli incapace di gestire il post scudetto. Oriali è garanzia, per la squadra, ma anche per la società. C’è ancora da capire quale sarà il suo ruolo ufficiale: dovesse essere il team manager, Beppe Santoro potrebbe tornare a occuparsi del settore giovanile.  Stellini è un’altra figura di riferimento del mondo contiano: da anni vice fidato di Antonio, è toccato a lui sostituirlo anche sulla panchina del Tottenham dopo l’addio anticipato dagli Spurs. Coratti ha cominciato a lavorare con Antonio alla Juve e da lì lo ha seguito in ogni sua avventura, affiancando ogni volta il capo dei preparatori, sia con Ventrone sia all’Inter con Pintus. Bruno, invece, è entrato nello staff negli anni milanese e si occupa principalmente del lavoro di recupero degli infortunati. E poi c’è il fratello Gianluca, facilmente riconoscibile quando durante le partite si piazza con la telecamera in tribuna per riprendere il match e studiare gli avversari: lui e Antonio sono due gocce d’acqua. 

Fonte: Gazzetta.it