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Calcio

Dalle notti di Champions al disastro col Toro: Milan, il mistero di Thiaw

Michele Antonelli
Dalle notti di Champions al disastro col Toro: Milan, il mistero di ThiawN/A
Il tedesco è stato protagonista di un'ascesa fulminante con i rossoneri, ma negli ultimi mesi il suo è stato un calo progressivo. E a tratti inspiegabile...

Quel grande esordio in Europa sembra un ricordo lontano. Un’ascesa fulminea, prima di un lento sprofondo. Malick Thiaw si era presentato ai tifosi del Milan con personalità, in quel doppio scontro con il Tottenham del 2023 che aveva riportato il Diavolo tra le prime otto squadre d’Europa undici anni dopo l'ultima volta. Negli occhi di tanti tifosi restano quelle partite da gigante contro gli Spurs di Antonio Conte e top player come Harry Kane. Con il passare dei mesi a Milano, il suo exploit è diventato una discesa. Fino al debutto in campionato nel nuovo Milan di Fonseca. Una partita, il 2-2 contro il Toro, in cui il tedesco è stato il peggiore in campo. Passo indietro.

Thiaw arriva al Milan nell’estate 2022, dallo Schalke 04. Maldini e Massara, al tempo direttore dell’area tecnica e ds del club, fiutano il colpo nella Serie B tedesca e lo portano in rossonero per circa 5 milioni. Dopo un avvio con poche chance (nella prima parte di stagione gioca solo 4 volte in campionato), il classe 2001 si ritaglia un centimetro alla volta il suo spazio con Pioli, fino alla grande occasione nella notte europea contro Kane e compagni. Sfruttandola benissimo, per non uscire più dal campo. Prima con il provvisorio passaggio alla difesa a tre, poi con il ritorno al centro nel solito modulo, accanto a Tomori. Mesi che valgono anche le prime convocazioni con la Germania, dopo il percorso da capitano in Under 21. Thiaw continua bene, inizia la stagione 2023/24 con i gradi di titolare e alterna belle prestazioni ad altre così così. Il turning point dell'annata resta però uno stop. Quello legato all'infortunio muscolare arrivato a San Siro contro il Borussia Dortmund in Champions, il 28 novembre 2023. Un problema al bicipite femorale che lo tiene fuori due mesi e mezzo, privando i rossoneri del centrale titolare in un momento cruciale della stagione e della stessa partita con i tedeschi. Thiaw esce al 53’, sull’1-1, con un Milan proiettato all’attacco per strappare un successo fondamentale.

Poi, i rossoneri incassano le reti di Gittens e Adeyemi, che chiudono i giochi sul 3-1. E complicano non poco la corsa agli ottavi. Al ritorno in campo, a metà febbraio, qualcosa cambia. Il Milan molla uno alla volta tutti gli obiettivi e per il tedesco continua il declino in termini di prestazioni. Thiaw si piazza sempre in mezzo, è un titolare, ma il Milan ha ormai poco o nulla da chiedere al campionato. Con riflessi evidenti sulle prestazioni dei singoli, a volte poco concentrati. Il resto lo fanno i cambiamenti nelle gerarchie e le voci di mercato. Arriva Pavlovic, titolare designato insieme a Tomori per irrobustire la linea di difesa, e il club ragiona sulla sua cessione visto l’interesse del Newcastle. Poi, storia nota: sabato, contro il Torino, Fonseca lo schiera dal 1’. Le aspettative non mancano, ma dall’autogol all’incomprensione con Theo sul raddoppio di Zapata, la sua è una prova da dimenticare. Fin qui, il punto più basso dell'avventura a Milano. Fotografia di una discesa a tratti inspiegabile. Per riscattarsi, servirà ora uno scatto deciso. Una svolta per tornare quello delle notti di Champions, serate da gigante che oggi sembrano solo un ricordo.

Fonte: Gazzetta.it