Error code: %{errorCode}

Calcio

De Rossi: "Attenti, il Milan è all'ultima spiaggia... Giusto sospendere la gara per Ndicka"

Emanuele Zotti
De Rossi: "Attenti, il Milan è all'ultima spiaggia... Giusto sospendere la gara per Ndicka"N/A
L'allenatore giallorosso alla vigilia del ritorno dei quarti di finale di Europa League contro il Milan: "Il giocatore sta bene, questa è la cosa più importante. Al posto di Cristante ci sarà Bove"
Alla ricerca della felicità. Che in questo caso significa superare il quarto di finale di Europa League contro il Milan e approdare alla semifinale. È il messaggio lanciato da Daniele De Rossi e Lorenzo Pellegrini durante la conferenza stampa alla vigilia del big match con i rossoneri. Il primo a mettere le cose in chiaro è il capitano giallorosso: "Stiamo facendo un bel percorso, se qualche mese fa ci avessero detto di quello che stiamo facendo adesso, saremmo stati tutti contenti. Io sono contento di quello che sto facendo, ma non mi accontento perché non abbiamo ancora raggiunto nessun obiettivo. Dobbiamo essere entusiasti, ma mai appagati. Secondo me si può fare tanto bene, lavorare forte come stiamo facendo e creare un percorso che ci renda felici". Parole che emozionano DDR, che prosegue sulla scia delle parole di Pellegrini: "Domani è importante perché non voglio uscire dall'Europa League. Pellegrini ha detto che è un percorso per arrivare ed essere felici e cosa c'è di più importante? Perdere significherebbe non fare la semifinale, ecco il mio crocevia. Più importante della nostra gioia, del nostro orgoglio o della nostra gloria che c'è?". Il discorso porta DDR anche sulla questione rinnovo, che in questo momento non è la priorità. Prima infatti c'è il sogno europeo da portare avanti: "Non sappiamo quanto durerà questo percorso, ma se pensiamo a quanto sono a rischio in base al risultato non ci godiamo quello che stiamo facendo. Da quando sono arrivato sono state tante le giornate felici, sono felice di essere l'allenatore della Roma. Penso a quello, non alle possibilità di rinnovo in base al risultato di domani". Per questo l'attenzione del tecnico è rivolta esclusivamente al Milan: "È secondo in classifica, in questo periodo le ha vinte praticamente tutte e gioca molto bene. La partita di domani sarà comunque un crocevia stagionale, l'Europa League è un obiettivo, sanno che devono vincere. Il Milan vivrà questa partita come l'ultima spiaggia". E quando gli viene domandato se il blasone europeo dei rossoneri può rappresentare una variante cruciale nella testa dei suoi giocatori, De Rossi mette i puntini sulle i ricordando i risultati ottenuti in campo internazionale dalla Roma nelle ultime stagioni: "Qui da giocatore sono stato eliminato da squadra meno blasonate della Roma e ho eliminato Real Madrid, Barcellona, Lione, Chelsea e Atletico Madrid. Oltre al blasone queste si portano dietro una potenza economica, quindi possono comprare i giocatori più forti che ci sono e spesso vincono per questo. I numeri dicono che sono stati superiori a noi, così come la carriera di Pioli dimostra che è superiore a me, ma all'andata non si è visto questo gap. Per me è ancora 50-50 questa partita. E la Roma, che voi non mettete tra le squadre più blasonate in Europa, ha fatto 4 semifinali in 6 anni e questo vuol dire che dal punto di vista societario stiamo lavorando bene". Ma ovviamente l’aspetto emotivo sarà comunque un fattore chiave: "È parte del gioco, la parte che rimane sempre viva all'interno della partita e dell'analisi. Mille cose pensi e mille cose influiranno, guardate ieri in Barcellona-Psg con l'espulsione. All'interno di una partita ci sono mille partite, sia per gli spostamenti tattici degli allenatori sia per le giocate e l'umore dei calciatori. La parte emotiva avrà un suo ruolo, ma non determinante perché sono giocatori abituati a giocare queste coppe. Saremmo bravi a gestire la nostra ansia". Dopo aver vinto il primo round grazie ad un’ottima lettura tattica della gara, De Rossi sta pensando se riproporre El Shaarawy sulla corsia destra o magari giocarsi un'altra carta a sorpresa. Mosse che verranno studiate fino all'ultimo nelle segrete stanze di Trigoria e che – naturalmente – l'allenatore non ha voluto svelare in conferenza stampa: "Penso che ci sono delle caratteristiche della squadra avversaria che vanno sempre rispettate, bisogna capire quanto l'altro allenatore sia disposto a cambiare. Non abbiamo vinto 7-0, ma forse avremmo meritato di fare qualche gol in più. La partita è stata equilibrata, forse abbiamo fatto meglio noi perché è riuscito tutto quello che avevamo preparato. Non penso che Pioli stravolga tutta la squadra, ma cambierà qualcosa. Liedholm diceva sempre che metteva bene in campo la squadra, poi si muovevano e cambiava tutto. Stiamo pensando a qualche cambiamento, ma non ci stiamo snaturando completamente". DDR però, che non avrà a disposizione lo squalificato Cristante, anticipa una scelta di formazione proprio in merito all'assenza del centrocampista azzurro: "Al posto di Cristante giocherà Bove. Ho grande fiducia in lui, non cambia niente. La scelta che farò non cambia in base all'assenza di Bryan, che è comunque pesante, ma giocherà un giocatore in cui riponiamo grande aspettativa e fiducia. Sono sicuro che uscirà a fine partita con la maglietta zuppa e farà una grande partita. Vogliamo che faccia una grande partita, perché se lo merita". Un passaggio anche sull’episodio che domenica scorsa ha coinvolto Ndicka – rassicurando tutti sulle condizioni del difensore - a Udine, portando alla doverosa sospensione della gara: "Sta bene. Il pneumatorace è una cosa fastidiosa e dolorosa, ma fortunatamente non è ciò che temevamo in campo. Penso che ognuno ne tragga l'insegnamento che vuole trarne, abbiamo ricevuto molti complimenti per una cosa normale. Tutti noi abbiamo fatto ciò che andava fatto, se per qualcuno è stato di insegnamento vuol dire che stiamo messi male come mondo e società... Altri invece ci hanno visto del marcio e questo fa capire come siamo messi, ma penso che chiunque avrebbe agito in questo modo. Il ragazzo dell'elettrocardiogramma ci disse che stava avendo un infarto in corso, quindi quando c'è quel dubbio non è possibile continuare. Non ci sono insegnamenti, ma solo momenti in cui fare ciò che è normale. Non c'era nemmeno un calciatore che avrebbe continuato a giocare, la decisione è stata presa da tutti. Ci riscopriamo anche famiglia in questi momenti, non solo quando si vince". E sulla possibile data da scegliere per recuperare lo spezzone di gara ancora da giocare, De Rossi lancia un monito: "Sappiamo che ci sono alcune date, da una parte penso che sia un bene che ce ne siano poche perché significa che siamo andati tutti avanti in Europa. Il calcio italiano deve cercare di tutelare le squadre che sono andate avanti in competizioni europee, ma allo stesso tempo deve tutelare le altre e la regolarità del campionato. Non si può giocare una partita al termine del campionato, non si può creare un precedente e giocare a campionato finito. Spero in una soluzione logica".