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Calcio

De Rossi: "Niente calcoli, la Roma non molla nessun obiettivo"

Emanuele Zotti
De Rossi: "Niente calcoli, la Roma non molla nessun obiettivo"N/A
La vigilia della sfida con la Juve, tra qualificazione Champions e semifinale di Europa League: "Sappiamo quanto i tifosi tengano alla coppa. Dybala? Finché sta in piedi lo faccio giocare""
Nessuna voglia di accantonare l’obiettivo finale di Europa League per puntare tutto sul campionato. Nemmeno dopo il ko con il Bayer Leverkusen nella semifinale d’andata. È il messaggio lanciato da Daniele De Rossi in conferenza stampa alla vigilia di Roma-Juventus: “Dovremo fare un risultato già difficile contro una squadra che non perde da 47 partite. Sarà un’impresa tosta, ma si può fare, lo possiamo fare, nel calcio tutto può essere. E vedendo la partita dell’andata, se gli episodi iniziali fossero girati al contrario lo scenario sarebbe stato diverso. E anche lì, se facciamo gol nella prima mezz’ora chissà cosa può succedere. Siamo in semifinale, non facciamo questi calcoli. Per noi e i tifosi è un sogno, sappiamo quanto ci tengono senza fare ragionamenti strani. Dobbiamo gestire le forze, faremo delle scelte, domani non potranno giocare gli stessi 11 di giovedì e così giovedì prossimo. Ma non molliamo nessuno dei due obiettivi”. Questo nonostante le gare ravvicinate che attendono i giallorossi: “Quando giochi giovedì e domenica è tosta prepararla tecnicamente, tatticamente e fisicamente. Questa però è una squadra abituata, dobbiamo essere pronti a fare altre grandi partite, è il brutto e il bello di arrivare in Europa. Oggi valuteremo queste condizioni, il giorno dopo una sconfitta senti qualche dolorino in più. Ma non credo ci siano infortuni veri e propri".  Chiarito il concetto, DDR passa al discorso Juve che la sua Roma sfiderà domani sera all’Olimpico: “Serve grande rispetto per Allegri che ha fatto la storia del calcio italiano. Provo simpatia per lui perché giocava con mio padre e me lo ha raccontato. Risultatisti-giochisti non esiste, alleno da pochi mesi e vincere una partita è difficile, non potrei mai avere meno del rispetto che ho per allenatori come Allegri, Mourinho e Ancelotti. È una gara che si affronta con preparazione e conoscenza, devi avere in mente chi hai di fronte. Non ha avuto un buon periodo di risultati, ha alternato partite buone e meno buone, sicuramente vorranno mettere il punto sul discorso Champions. Abbiamo bisogno di punti noi, giocheremo in casa, abbiamo bisogno che ci spingano per altre 4-5 partite, arriveremo in fondo come sempre spalla a spalla con loro". Anche domani, nonostante un turnover ragionato, in campo ci sarà Paulo Dybala, vero e proprio punto fermo del tecnico: “Dybala finché sta in piedi lo faccio giocare, può creare un gol in un centimetro quadrato. Non è che le riserve non siano all’altezza, ma ci sono giocatori talmente forti e con certe caratteristiche che insisto. Poi vedremo se avrò fatto bene o no. Oggi faremo un allenamento non troppo pesante, domani mattina ci prenderemo un’altra mezz’oretta per una rifinitura che di solito non facciamo. Faremo le ultime due-tre cose, mi tengo il riserbo anche con i giocatori sulla formazione. Paulo è un ex ma sta benissimo, è triste come tutti, fisicamente sta avendo prestazioni importanti, mi sta stupendo tantissimo da quel punto di vista”.  Poi la “mini” stoccata. Quando gli viene fatto notare che dopo il ko in Europa qualcuno ha descritto il match con il Bayer come “lezione di calcio di Xabi Alonso a De Rossi” il tecnico mette i puntini sulle i: “Dopo la vittoria sul Milan ho letto di una lezione di calcio mia a Pioli, con una partita equilibratissima. Poi ho letto “De Rossi ammazza De Zerbi” e ho detto che non c’erano quei 4 gol di differenza. Ho letto “De Rossi ingabbia Tudor” e abbiamo vinto 1-0 una partita equilibrata, meritando di vincere. A me questo lavoro non mi cambierà, non vengo a tessere le mie lodi da solo, a gonfiare il petto se le partite sono equilibrate. So che c’è una gestione dell’analisi della partita molto poco tecnica, ma il risultato orienta e sposta tantissimo, a volte offusca o a volte dà l’assist . Ho visto quanta voglia avessero di andare addosso al mister e fanno passare un 1-0 come lezione di calcio perché ho spostato El Shaarawy sulla fascia, lo scienziato del giorno. A volte c’è chi vuole farlo, altri non ha gli strumenti per andare a fondo. Lo dico sapendo di conoscere di calcio, ma senza offendere. Il vento del risultato spinge, orienta, dà la forza a chi voleva scrivere che un allenatore è stato surclassato. Poi il Bayer è molto forte, per la prima mezz’ora ho visto meglio la mia squadra, il gol ci ha dato una mazzata”.