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Calcio

De Rossi: "Zalewski fuori rosa? Decisione della società"

Francesco Balzani
De Rossi: "Zalewski fuori rosa? Decisione della società"N/A
Il tecnico alla vigilia della gara in casa del Genoa: "Ne sono venuto a conoscenza qualche giorno fa. Non penso sia una scelta definitiva. Lo ritenevo un giocatore importante, è cambiato da maggio. Hummels e Hermoso pronti per giocare"

Il caso Nicola Zalewski e la partita di Marassi contro il Genoa in cui la Roma deve trovare i primi tre punti della stagione potendo contare su tutti i nuovi acquisti ad eccezione di Enzo Le Fée. Daniele De Rossi deve ancora dividere la conferenza stampa tra mercato e scelte di campo. Inevitabili le domande sull’esclusione dalla rosa del polacco che ieri ha rifiutato il Galatasaray e che senza rinnovo rischia di restare ai margini per tutta la stagione. Il tecnico ha spiegato così la situazione: “Non so se sia una scelta definitiva, ma non credo. La decisione l'ha presa la società e io l'ho saputo qualche giorno fa. Di definitivo nel calcio non c'è niente, se troveranno un accordo per rinnovare il contratto verrà inserito di nuovo in rosa. Mi sono sempre preso le mie responsabilità sia per le scelte tecniche, sia in merito alla condotta del giocatore. Questo è un discorso che va sopra di me e ne dovete parlare con Nicola o il suo agente e con la società. Ha un contratto in scadenza, se venisse rinnovato si tornerà alle origini. Credo sia così ma fate la domanda alla persona sbagliata”. De Rossi ribadisce questa idea anche quando gli viene ricordata la sua esperienza da calciatore (in due occasioni arrivò a fine stagione col contratto in scadenza). “Fate questa domanda alla persona sbagliata - ribadisce il tecnico -.Non è stata una mia scelta. A maggio avevo detto che poteva partire perché non avevo visto quello che volevo, mentre nel precampionato avevo notato cose diverse, non solo dal punto di vista tecnico. Zalewski era diventato un calciatore che si prendeva le sue responsabilità e lo consideravo uno importante. Sulla decisione che non è mia non mi devo esporre. Come non fu mia all'epoca, ero un giocatore e ho continuato a giocare. Aspettiamo di vedere come si evolve la situazione".

Esaurito l’argomento Zalewski si passa al campo e a chi in questi giorni ha avuto modo di allenarsi durante la sosta. In primis Mario Hermoso e Mats Hummels che per De Rossi sono pronti a scendere in campo: “La loro presenza ci dà possibilità in più, delle varianti a livello di modulo tattico e aumenta la nostra esperienza. Hanno giocato ad alti livelli, si sono presentati bene fisicamente e questo non è scontato. Ovviamente hanno bisogno di tempo per arrivare al 100%, si valuterà di partita in partita. Ma sono pronti per giocare, vedremo se dal primo minuto o a gara in corso. Dalla prossima settimana si scenderà in campo ogni tre giorni e avremo bisogno di tutti senza guardare al minutaggio”. In campo di sicuro ci sarà Manu Koné, ma De Rossi invita a non sottovalutare gli altri centrocampisti: "Koné ha giocato sia da mezzala destra, sia sinistra, può fare anche il mediano. Uno così permette anche agli di giocare più liberi. Senza Koné comunque abbiamo vinto tante partite, non dimentichiamolo. Paredes, Cristante e Pellegrini vengono rispettati meno di quanto dovrebbero in questa città. Koné l'ho fortemente voluto e sarà importantissimo per noi ma rispettiamo chi qui sta tirando la carretta da tanti anni. Facciamo sentire amati i nostri giocatori, hanno sempre fatto il loro con gol, assist, chilometri. Bisognerebbe stampare le schermate dei gps per far vedere chi corre e chi no”. Chi spera di stampare il proprio nome sul tabellino dei marcatori è Artem Dovbyk recuperato pienamente dal problema muscolare all’adduttore: “È pronto per giocare e giocherà. E' importantissimo per noi, possiamo cercare di analizzare le nostre partite e la sua. Non dipende però da Dovbyk se non abbiamo fatto quello che dovevamo. Noi dobbiamo aiutarlo a essere meno 'attenzionato' dai giocatori e quando si sarà sbloccato non si fermerà più”. L’ucraino cerca la prima rete in Serie A ma anche lo scorso anno al Girona aveva iniziato male (1 rete in sei partite) per poi esplodere fino alla conquista del titolo di capocannoniere. Infine due battute sul Genoa dell’amico Gilardino che la Roma affronterà domani alle 12.30: “Un orario che non mi piace particolarmente e una squadra tosta e ordinata che sa giocare contro le grandi e che ha dalla sua uno stadio affascinante. Ha messo in seria difficoltà l’Inter e ha centrocampisti molto rapidi oltre a giocatori insidiosi come Vitinha e Pinamonti. Sappiamo che loro non sono ossessionati dal possesso palla, così come noi. Con l'Inter, il Genoa ha pareggiato all'ultimo secondo, i nerazzurri l'avevano quasi portata a casa. Se noi pensiamo di dover essere più pungenti in fase offensiva lo possiamo fare avendo di più la palla, non meno”.

Fonte: Gazzetta.it