A una manciata di giorni da uno dei derby più particolari di sempre, in termini di logistica ci sono due certezze: la prima è che San Siro sarà sold out, la seconda - consequenziale - è che non si è arrivati alla "famigerata" vendita libera. Famigerata ovviamente è un aggettivo che vale soltanto per la tifoseria rossonera, dal momento che il Milan gioca in casa: la vendita libera sarebbe ovviamente equivalsa a una corsa al biglietto da parte della gente nerazzurra. Ma, sebbene l'Inter giochi in trasferta e i tifosi nerazzurri abbiano quindi in dotazione soltanto il secondo anello della curva, siamo sicuri che il resto del Meazza sarà davvero tutto rossonero? Insomma, mica tanto. Quantificare è evidentemente impossibile, ma si può affermare con sicurezza che i sostenitori interisti non prenderanno posto soltanto al Secondo Verde (che tiene circa 7.500 persone). Una possibilità che era stata data dalla finestra di prelazione riservata agli abbonati rossoneri, i quali potevano acquistare un tagliando extra.
Senza limitazioni di destinatario, perché per averlo non occorreva la carta Cuore Rossonero. È in questo contesto che è immaginabile si siano infilati svariati tifosi nerazzurri, anche se non è assolutamente una novità: ogni derby registra sempre una quota di sostenitori della milanese in trasferta che va oltre il secondo anello riservato agli ospiti. Diversi invece erano stati i parametri nella finestra di vendita riservata ai possessori di Cuore Rossonero, che potevano acquistare tre biglietti extra, ma cedibili soltanto ad altre tessere CRN. Tessera che sotto data non poteva essere generata. Insomma, lecito attendersi un tifo interista a macchia di leopardo, seppur di fronte a un'evidente grande maggioranza rossonera. L'occasione è particolare, gli sfottò saranno tanti, l'auspicio è che - come ormai da lunga data - ad avere il sopravvento sia la civiltà di un derby che, sotto questo aspetto, non ha eguali.
Fonte: Gazzetta