Un tentativo per “restituire a Di Lorenzo l’immagine annebbiata da questa vicenda degli ultimi due mesi”. Mario Giuffredi, agente del capitano del Napoli, ha provato in una conferenza stampa a fare chiarezza su una questione che lui stesso aveva sollevato. “Vogliamo solo affrontare il cammino del campionato e vogliamo farlo in serenità - ha detto Giuffredi in apertura di intervento -. Lo scorso anno Giovanni ha dovuto affrontare tanti problemi, si è sostituito ad alcuni dirigenti facendosi carico anche di problemi non calcistici tra società e squadra. Più passavano le domeniche, più si faceva pesante la situazione. Di Lorenzo mi ha sempre detto che se fosse arrivato Conte, era l'unico allenatore per cui sarebbe rimasto. Non perché voleva lasciare il club in una situazione difficile, ma perché aveva paura che un altro tipo di allenatore potesse fargli rivivere la stessa stagione". Giuffredi ha svelato che Di Lorenzo “era collassato in camera in occasione della partita con la Fiorentina, cui non aveva potuto prendere parte, e l’indomani ha dovuto leggere sui giornali che si trattava di una finta perché alla base c’era un accordo con la Juve. Situazioni del genere lo hanno provato, come l’incredibile sostituzione ricevuta a tre minuti dalla fine dell’ultima giornata: una roba insensata fa parte di Calzona. Poi, la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il colloquio de visu con Manna, che stimo moltissimo, nel corso del quale il direttore sportivo gli ha detto che lui era cedibile come gli altri a patto di portare un’offerta, esprimendo così a Di Lorenzo il pensiero di De Laurentiis visto che lo stesso Manna - che poi ha ammesso di aver commesso in quel caso un errore - ci aveva invece sempre confermato la sua fiducia".
Giuffredi ha citato alcune vicende che hanno fatto maturare sentimenti negativi. "Durante Fiorentina-Napoli, Di Lorenzo era collassato in camera per il tanto stress e invece si è letto che avrebbe volutamente finto di star male. Poi in Napoli-Lecce è stato sostituito a pochi minuti dalla fine, prendendosi i fischi di 50 mila persone. Infine, Manna ci riferisce che anche Di Lorenzo è ritenuto cedibile, riportando il pensiero del presidente. A quel punto Giovanni ha pensato seriamente di andar via". "Anche con l'arrivo di Conte sono stato pesante, in modo da essere messo alla porta o essere tenuto con gran convinzione" ha proseguito il procuratore. "Manna mi ha combinato un incontro con lui, abbiamo parlato per ore. Il mister non si è mai imposto con Giovanni, ha capito tutti i nostri pensieri e ci ha dato ragione su determinati aspetti. Abbiamo avuto due confronti in cui ho capito che è un allenatore che lo voleva a tutti i costi. Così mi sono tranquillizzato e ho potuto tranquillizzare Di Lorenzo. Siamo felici e convinti di aver fatto la scelta giusta". Secondo Giuffredi, non c'è mai stato nessun contatto con la Juventus. Così restava soltanto da parlare direttamente con De Laurentiis. "Mi ha ricevuto alla Filmauro ed è stato cortese come sempre. Ha ammesso alcune mancanze nei confronti di Di Lorenzo. Bisogna pensare che anche lui era molto frustrato e incavolato. Ho ribadito che volevamo andar via, perché mi mancava l'ultimo gradino per capire se aveva veramente voglia di tenere Giovanni. Me ne sono andato così, poi il presidente mi ha chiesto un nuovo incontro l'indomani a Napoli e siamo stati altre quattro ore a parlare. Con De Laurentiis dico che mi ha sempre reputato uno di famiglia, me l'ha sempre detto. Poi mi ha anche detto che non capisco niente quando si tappa la vena e sono una testa di cazzo, ma i miei rapporti sono buoni. A quel punto ho spiegato tutto a Di Lorenzo, facendogli capire che c'era la certezza che lo volessero tutti nella società e che quindi poteva rimanere tranquillo e sereno. Concluso l'Europeo, mi ha comunicato la scelta di rimanere. Non voleva lasciare un ricordo così brutto. Io lo spingevo a lasciare, per testare la sua volontà. Lui si è impuntato, così ho avuto le mie conferme. Quindi ha parlato con Conte, Manna e De Laurentiis e si è chiuso il cerchio". Infine, una chiosa sulle voci relative alla Juve. "Non mi sono mai seduto a trattare con i bianconeri o altre società. Giuntoli non è mai andato oltre alla frase che mi hanno detto tutti, cioè 'Se il Napoli lo lascia partire, ci sono'. Mi dispiace che si sia creato a un polverone su questa cosa, ci tengo a sottolinearlo. Avete aizzato sul discorso Juve, ma c'è stata prima l'Inter che ha Dumfries con un solo anno di contratto e ha chiesto informazioni. Il problema non è mai stato economico". Alla domanda se abbia detto bugie, la risposta è tassativa. "No, quelle solo in sede di trattative". Come detto da Giuffredi, Di Lorenzo terrà una conferenza stampa a sua volta, durante il ritiro di Castel di Sangro che inizierà giovedì. È stato anche annunciato che, sempre in quei giorni, Folorunsho rinnoverà il contratto.
Fonte: Gazzetta.it