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Calcio

Dimarco: "Canto i cori dei tifosi, c'è un accordo sulle punizioni con Calha. E a Lautaro dico..."

Andrea Ramazzotti
Dimarco: "Canto i cori dei tifosi, c'è un accordo sulle punizioni con Calha. E a Lautaro dico..."N/A

Federico Dimarco, esterno dell’Inter e storico nerazzurro, è il protagonista della nuova puntata di My Skill, disponibile da oggi sull'app di Dazn. L'intervista, realizzata in collaborazione con Ea Sports Fc 25, ha il solito affascinante formato ovvero con i giocatori del massimo campionato italiano che si raccontano direttamente sul campo. A fargli le domande Valon Behrami, ex calciatore e attuale talent di Dazn, che ha incontrato Dimarco alla Pinetina. Federico ha parlato dell'Inter, ma ha anche mostrato sul campo le sue straordinarie abilità tecniche, confermandosi come uno degli esterni più apprezzati del panorama calcistico europeo. A My Skill su Dazn Dimarco ha spiegato: "Da quando sono tornato dopo l’esperienza al Verona - ha ammesso - ho lavorato molto sull’essere giocatore dell’Inter, ma anche sull'essere tifoso di questa squadra. Il primo anno un po’ ho sofferto questo aspetto, il dover dimostrare quel qualcosa in più che al tifoso avrebbe fatto piacere. Ho capito che dovevo semplicemente essere me stesso, essere tranquillo. Canto anche io e ascolto il coro dei tifosi, quel “te l’ho promesso da bambino”: è un coro bellissimo, a cui sono legato perché è la verità: io da bambino mi ero promesso di giocare nell’Inter e ci sono riuscito".

Poi a ruota su Lautaro: "Parliamo di un attaccante fortissimo. Deve capire che anche se ha dei momenti no, rimane sempre un giocatore forte. Non si deve intestardire, sa che alle spalle ha una squadra che lo sostiene sempre. È un giocatore che ha preso ancor più responsabilità da quando è diventato capitano e questo è stato un bene sia per lui sia per noi". Poi eccoci alla spiegazione delle sue qualità e della sua tecnica di calcio: "Per i miei cross uso il collo interno del piede sinistro: è la parte del piede che mi consente di dare la giusta forza per cercare di mettere l’attaccante in condizione di far gol. Un giocatore che ho sempre guardato per tecnica di calcio è Kolarov, mi è sempre piaciuto il suo modo di calciare. Ho avuto la fortuna di allenarmi con lui per un po’ di tempo. Le punizioni? Io e Calhanoglu siamo d’accordo: da sinistra le calcia lui, da destra le calcio io. Non abbiamo neanche bisogno di parlarci: io cerco sempre di dargli una mano, ad esempio nel posizionamento della barriera. Siamo sempre in sintonia. Sfortunatamente però ne stanno capitando tante nella parte sinistra (ride)".

Conclusione sul modo di giocare: "Nelle mie caratteristiche non ho il dribbling, quindi preferisco saltare l’uomo con un primo controllo o con un uno-due. Mi diverte controllare il pallone di prima sulla corsa, mi piace. Nel nostro calcio sono fondamentali i tempi di gioco: siamo sempre in movimento. È molto, molto divertente il nostro gioco. Penso si veda anche da fuori quanto ci divertiamo, che stiamo bene tra di noi, in campo lo facciamo vedere".

Fonte: gazzetta.it