Operazione-Lukaku, cambio di strategia. Nella sua (complicata) missione londinese, il direttore sportivo del Napoli Giovanni Manna ha compreso che per trovare la quadratura del cerchio a livello economico sbloccando così il trasferimento del belga è necessario inserire nell’operazione anche Osimhen, ad oggi sempre più convitato di pietra nel gruppo di Antonio Conte. L’offerta azzurra per il cartellino di Big Rom (25 milioni più 5 di ulteriori bonus) non viene ritenuta soddisfacente dai Blues, a fronte di una clausola che ne prevederebbe ben 43. Troppo alto il divario. E allora sarebbe quanto mai utile che fosse il nigeriano in uscita a compensare questa differenza, facendogli comprendere che il suo desiderio di qualche tempo fa di andare al Psg è stato ormai superato dall’evidenza dei fatti, con il deciso cambio di obiettivi sul mercato dei campioni di Francia.
E in aiuto del Napoli, per arrivare alla svolta, si sono attivate le più influenti diplomazie dei londinesi, con Obi Mikel, connazionale di Victor, e l’idolo di sempre dello stesso Osimhen, nientemeno che Didier Drogba. Entrambi sono in stretto contatto con il giocatore in uscita dal Napoli, cercando di fargli comprendere come l’opzione-Chelsea possa essere per lui una destinazione assolutamente positiva per il prosieguo della sua carriera. "Spero che i tifosi del Chelsea lo vedano finalmente nel nostro club, vorrei che capisse come il Chelsea debba diventare la sua priorità assoluta. Sarebbe fantastico se venisse a giocare qui", ammette Obi Mikel, Blues dal 2006 al 2017. Un’opera di convincimento portata avanti sotto traccia anche dall’ex attaccante ivoriano, per dare a Osimhen un ulteriore segnale di come oggi il Chelsea punti davvero su di lui, anche per la necessità di Maresca di avere in rosa una punta in più con la sua esperienza.
Ma anche questo continuo lavoro psicologico potrebbe non bastare, perché i 10 milioni annui di stipendio di Osimhen, bonus esclusi, lo farebbero balzare sul podio dei giocatori più pagati dal Chelsea, che ha invece avviato da tempo una politica di decisa riduzione degli ingaggi. E anche qui il dubbio è se il nigeriano, sino a oggi così poco incline ad accettare consigli e a cambiare le proprie scelte sul piano del mercato, accetterebbe un ridimensionamento dello stipendio, a meno che non intervenga (improbabile che accada) un aiuto dallo stesso Napoli. Insomma, operazione complicata, mentre a quattro giorni dal debutto in campionato a Verona, Conte deve continuare a lavorare con un gruppo forzatamente incompleto, considerando anche quegli elementi ormai fuori dal progetto. Il primo rinforzo in ordine di tempo che potrebbe arrivare a Castel Volturno è dunque Billy Gilmour, il centrocampista scozzese del Brighton scelto da Conte per dare solidità alla mediana. Si parla di un accordo da 15 milioni complessivi (12 più 3 di bonus), anche se nella serata di ieri il club inglese ha preso tempo. Oggi sapremo. Resta aperta l’ipotesi McTominay con il Manchester United: nome prestigioso, ma i 30 milioni del costo del cartellino lo rendono un obiettivo complicatissimo.
Fonte: gazzetta.it