San Siro ha teso la mano a due diciottenni. Mattia Zanchetta e Luka Topalovic saranno convocati anche domenica contro l’Empoli. Il primo, figlio di Andrea, allenatore della Primavera, gioca a in mezzo e studia Calha, mentre il secondo, mezzala di qualità contesa da tre nazionali, sa fare gol e si infila negli spazi. Inzaghi li ha aggregati alla prima squadra a causa degli infortuni di Calhanoglu e Frattesi. Potrebbero trovare qualche minuto nella ripresa e seguire i passi di Aidoo, lanciato nella mischia contro l’Udinese in Coppa Italia. Il figlio d’arte si sta mettendo in mostra grazie alla guida di papà. Mattia è nato l’anno del Mondiale vinto dall’Italia, ha 18 anni, ha giochicchiato vicino casa e poi l’ha preso l’Inter. Quest’anno ha segnato un gol in 21 partite e ha trascinato i suoi al primo posto in Youth League. L’avevamo incontrato qualche mese fa insieme a Cocchi e Topalovic. Ci aveva raccontato com’è la vita di un “figlio di” che si sta approcciando al mondo dei grandi: “Ci convivo da sempre. Le persone, a volte, sono solo invidiose, ma la verità è che senza la testa e la costanza non vai avanti comunque. Io vivo in Convitto, papà a Milano, quando ci vediamo guardiamo qualche partita ma cerchiamo di non parlare di pallone”.
Zanchetta junior, cresciuto a Biella e passato per il settore giovanile della Cremonese, era destinato ad affinare il talento in un ambiente familiare: il primo pallone sul sinistro gliel’ha messo suo nonno, primo coach all’oratorio. Ora sogna l’esordio a San Siro come suo padre. Andrea andò in panca per la prima volta in casa l’8 dicembre 1993, in occasione della sfida di ritorno di Coppa Uefa contro il Norwich City. Il debutto da titolare arriverà l’anno successivo: Inter-Napoli 0-2, fuori a fine primo tempo. Mattia ha già fissato l’obiettivo. Topalovic ha già scomodato paragoni pesanti: chi l’ha visto giocare da vicino l’ha accostato a Kevin De Bruyne, ma lui ha dribblato con eleganza come fa sul campo: “Lo studio, ma andiamoci piano”. Luka centrerà la sua terza panchina di fila in prima squadra dopo Venezia e Bologna. Quest’anno ha segnato tre gol in Youth League e due in Primavera. Sa fare la mezzala e il trequartista. La Slovenia proverà a blindarlo prima di farselo scappare. Topalovic balla tra tre nazionali. Su di lui sono piombate anche Bosnia e Croazia, i Paesi dei suoi genitori. Lui è nato in Slovenia e la rappresenta a livello giovanile, ma negli ultimi tempi le federazioni hanno sondato il terreno. La situazione ricorda quella di Adnan Januzaj, funambolo del Manchester United che avrebbe potuto scegliere tra vari passaporti. Oggi rappresenta il Belgio. Vediamo come andrà a finire. Nel frattempo, Luka e Mattia sono lì tra i grandi. Chissà chi uncinerà l'esordio per primo.
Fonte: Gazzetta.it