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Calcio

Dumfries e il nodo rinnovo: Denzel deve decidere, l'Inter non aspetta più

Marco Fallisi
Dumfries e il nodo rinnovo: Denzel deve decidere, l'Inter non aspetta piùN/A
L'olandese, in scadenza a giugno, non ha ancora detto sì al rinnovo a 4 milioni. Correa, cessione in extremis? Il Tucu è fuori dal progetto (e dalla lista Uefa), si spera ancora in Turchia e Qatar

Denzel Dumfries è a metà del guado: da un anno lui e l’Inter discutono di rinnovo, tra un anno (anzi, meno) il suo contratto andrà in scadenza. E allora il momento della verità non può più essere rimandato: Denzel deve decidersi, in viale della Liberazione si aspettano una risposta definitiva presto, molto presto. Diciamo tra una settimana, quando cioè l’esterno destro olandese rientrerà dagli impegni con la sua nazionale. E se la posizione del giocatore a oggi resta un rebus ancora tutto da risolvere, quella dell’Inter è fin troppo chiara: la proposta di rinnovo a 4 milioni annui non è negoziabile, siamo al prendere o lasciare.  Fin da quando club e giocatore hanno iniziato a trattare, nel settembre dello scorso anno, l’offerta sul tavolo di Dumfries è rimasta la stessa: in caso di firma, l’olandese arriverebbe a guadagnare quasi il doppio dello stipendio attuale (oggi siamo sui 2,5 milioni netti a stagione).

Il nuovo ingaggio sarebbe in linea con quello di Dimarco, dirimpettaio di fascia la cui trattativa per il rinnovo si era aperta quasi in parallelo a quella dell’ex Psv. Proprio quando Dimarco ha raggiunto l’intesa per il sì, lo scorso dicembre, il dialogo con Dumfries si è però interrotto, e la situazione si è cristallizzata fino a giugno, quando dall’entourage dell’olandese è arrivata un’apertura. L’Inter e i rappresentanti di Dumfries si sono parlati e si sono incontrati, più volte, anche durante l’Europeo, ma al sì di massima arrivato dal giocatore non è seguita la stretta di mano definitiva. Quella stretta di mano, così come la firma, potrà arrivare magari dopo la sosta, ma quel che è certo è che in casa nerazzurra sulla vicenda intendono tenere il punto: è stato così per i rinnovi di Barella, Lautaro e Inzaghi, non potrà certo andare diversamente nel caso di Dumfries. Se fumata bianca sarà, insomma, lo sarà solo alle condizioni dell’Inter. L’altra conferma in questo senso arriva dal tema clausola: nel nuovo contratto non verrà inserita. Il presidente Marotta e il d.s. Ausilio sono fermi anche su questo fronte. 

Fermo, anzi arroccato sulle proprie posizioni, è anche Correa, fuori dalla lista per la Champions che scatterà il 18 settembre in casa del City e di fatto fuori dal progetto dell’Inter. L’esclusione dalla lista Uefa è solo l’ultimo segno particolare della situazione complessa che il Tucu sta vivendo all’ultimo anno di contratto in nerazzurro. I fatti dicono che lì davanti non c’è spazio per lui, in Europa come pure in campionato – Inzaghi lo ha lasciato in panchina contro Genoa, Lecce e Atalanta, ruotando gli altri quattro attaccanti – e riconquistare San Siro oggi appare una missione impossibile: in precampionato Correa ha raccolto sempre e solo fischi. Per questo, il destino dell’argentino resta in bilico: il club continua a lavorare per trovare una via di uscita che possa accontentare tutti, guardando con attenzione ai mercati ancora aperti, dal Qatar alla Turchia. Ieri Correa era tra i nerazzurri tornati al lavoro ad Appiano con Inzaghi. Sarà così anche nei prossimi giorni?

Fonte: Gazzetta.it