In pochi si aspettavano che Paulo Dybala a fine giugno fosse ancora in attesa della sua nuova squadra. Al termine della stagione, molti pensavano che l'argentino potesse raggiungere a Milano in poco tempo il suo amico ed estimatore Beppe Marotta, per rinforzare l'attacco dell'Inter e lanciare il guanto di sfida alla 'sua' Juventus da ex col dente più che avvelenato.
Dybala non avrebbe voluto lasciare i bianconeri, era convinto di aver trovato l'accordo giusto lo scorso novembre per proseguire la sua avventura a Torino e quanto accaduto successivamente lo ha messo di fronte ad un addio che in fondo non aveva mai davvero preventivato. Le lacrime alla sua ultima apparizione hanno certificato il dispiacere dell'argentino, che proprio per questo vorrà farla pagare a caro prezzo a chi non ha creduto abbastanza in lui e ha deciso di affidarsi ad altri profili.
Legittimo da parte della Juventus virare altrove, considerando gli alti e i bassi della 'Joya' in bianconero e i diversi problemi fisici che gli hanno impedito di avere la giusta continuità, ma c'è da scommettere che proprio questa scelta porterà al ragazzo un carico di stimoli importantissimo. La voglia di rivalsa è la miccia dalla quale talvolta si accendono le stagioni più incandescenti della carriera di un calciatore.
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Dybala ripartirà dall'Inter?
Fa strano, però, che dopo oltre un mese dalla fine del campionato Dybala non abbia ancora ufficializzato la sua nuova avventura. L'Inter è stata la prima a muoversi, per stessa ammissione di Beppe Marotta, sponsor dell'argentino che diversi anni fa ormai portò proprio alla Juventus dal Palermo. L'incontro in sede di qualche settimana fa, con l'arrivo di Jorge Antun e i due intermediari dell'affare in favore di camera lasciava immaginare che per altre piste e suggestioni non ci fosse più margine. La fumata bianca sembrava ad un passo, Dybala (in vacanza con Correa) sembrava pronto a rinfoltire la colonia argentina ad Appiano Gentile, poi però qualcosa è cambiato.
In primis, l'apertura inattesa sul fronte Lukaku. Quando Marotta e Ausilio hanno capito che effettivamente l'Inter potesse giocarsi le sue carte per riavere il belga in prestito, hanno dovuto concentrarsi pienamente su quella pista perché l'affare sarebbe stato alla portata non solo se i Blues avessero accettato la formula del prestito secco, ma anche se il ritorno si fosse concretizzato entro il 30 giugno per poter usufruire dei benefici del decreto crescita. L'affare è andato in porto e Lukaku sarà a Milano mercoledì, giusto in tempo per formalizzare un accordo clamoroso.
Ma non è tutto. L'affare Dybala non si è (ancora) concretizzato anche a causa della distanza tra l'offerta dell'Inter e le richieste dell'entourage dell'argentino. Non c'è accordo non solo sull'ingaggio da corrispondere all'attaccante (5.5 l'offerta, 6.5/7 la richiesta), ma anche sulle commissioni per il procuratore Jorge Antun e sull'eventuale premio alla firma.
Cosa accadrà ora?
Il clima tra le parti ha vissuto anche momenti di tensione, ma l'abile lavoro diplomatico degli intermediari ha evitato che il tavolo saltasse definitivamente. L'Inter al momento non ha alcuna fretta di chiudere, perché si è già assicurata Lukaku e perché fatica a liberarsi di Sanchez in questo momento. La dirigenza nerazzurra è al lavoro e sa bene che senza almeno un addio nel reparto avanzato non ci sarà margine per affondare il colpo su Dybala, al quale ha chiesto tempo proprio per sistemare alcuni tasselli.
E' lecito pensare che prima o poi la pazienza di Dybala possa esaurirsi, ma all'orizzonte non sembrano esserci - almeno al momento - alternative concrete. Questo potrebbe spingere l'ex Juventus e il suo agente a rivedere le pretese economiche, agevolando la trattativa con l'Inter. In settimana sono previsti altri contatti: i colpi di scena non sono di certo finiti.
Il rendimento di Dybala nell'ultima stagione
Competizione | Partite | Gol | Assist |
Serie A TIM | 29 | 10 | 5 |
Supercoppa italiana | 1 | - | - |
Champions League | 5 | 3 | 1 |
Coppa Italia | 4 | 2 | - |
TOTALE | 39 | 15 | 6 |