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Calcio

È l'ora di Yildiz: la prima da 10 con la Juve. Prepara col Como la linguaccia alla Del Piero

Matteo Nava
È l'ora di Yildiz: la prima da 10 con la Juve. Prepara col Como la linguaccia alla Del PieroN/A
Il turco col nuovo numero di maglia. Motta: "Lavoro e responsabilità"

L’ ha guardata, l’ha assaporata e l’ha pure già indossata per gli shooting ufficiali in vista dell’annuncio. Quella di Kenan Yildiz e della maglia numero 10 della Juventus è una storia appena cominciata e destinata a durare. Anzi, inizierà concretamente quando questa sera il talento turco esordirà vestendola per davvero in un match che conta: inizierà quando si cambierà negli spogliatoi dell’Allianz Stadium dopo il riscaldamento pre-partita. È in quel momento che Yildiz percepirà sulle sue spalle il vero peso specifico della divisa da cui erediterà la storia che diversi fenomeni del calcio hanno scolpito negli scorsi decenni in bianconero.  Thiago Motta in conferenza stampa l’ha chiamata "responsabilità": chissà a quale sostantivo penserà l’attaccante quando intorno alle 20.40 il pubblico dello Stadium ruggirà il suo cognome in un boato, rispondendo all’invito dello speaker che avrà appena affiancato il suo nome al nuovo numero di maglia.

La 15 indossata da esordiente in Serie A è già un ricordo e per ora resta vacante, mentre lui torna a vestire la 10 bianconera (che era di Pogba) come già aveva fatto nelle sette partite giocate nella scorsa stagione con la Next Gen in Serie C: la prima con la Spal risale al 19 settembre 2023 – una sconfitta interna per 0-1 -, mentre l’ultima è un 2-2 contro il Pineto del 9 dicembre con tanto di gol su rigore al 95’. Ecco, Yildiz vorrà riprendere da dove si era fermato 254 giorni fa in quei minuti di recupero: con quelle prestazioni si era meritato il passaggio in prima squadra, nel resto dell’annata ha poi proseguito il suo lavoro meritandosi il rinnovo di contratto (fino al 2029) con adeguamento di ingaggio da un milione annuo più bonus. In più, ovviamente, la contestuale assegnazione della maglia bianconera che fu tra gli altri di Omar Sivori, Michel Platini, Roberto Baggio, Alessandro Del Piero, Carlos Tevez e Paulo Dybala.  Ecco, anche la parola "lavoro" è stata citata più volte da Motta davanti ai giornalisti, alla vigilia di Juventus-Como: "Kenan porta un numero storico, per diverse ragioni. È un giocatore forte e con grande qualità, un ragazzo che ha cultura del lavoro: è un aspetto importante, da sottolineare. E la trasmette anche agli altri, al di là della sua età".

Il suo lavoro nella prima uscita ufficiale della Juventus di Thiago comincerà dalla fascia sinistra, suo campo d’azione in questo pre-campionato da quando si è unito al gruppo dopo l’Europeo e le successive vacanze. Gli esterni offensivi sono le pedine numericamente più carenti della rosa, ma la sua titolarità non si può certo limitare alla mancanza di ali: con la maglia che fu di Del Piero la società ha voluto incoronare il volto della squadra del futuro, giovane rappresentante della generazione di tifosi che la Juventus spera di coccolare con le prodezze del 19enne nato a Ratisbona. "Essendo molto giovane è cresciuto e ha imparato molto bene", ha ammesso Motta in conferenza: ora tocca a lui sfruttare la forza e la classe che trasudava dalle spalle di Omar, Michel, Roberto e gli altri. Da Alessandro ha già preso in prestito l’esultanza con la linguaccia: chissà che non la sfoggi subito.

Fonte: Gazzetta.it