A 42 anni di distanza dalla conquista della Coppa Uefa nel 1979/80, l' Eintracht Francoforte è tornato a conquistare un trofeo europeo. Nella calda notte di Siviglia, al Ramon Sanchez Pizjuan, la squadra di Oliver Glasner ha conquistato l' Europa League battendo in finale 6-5 i Rangers di Glasgow, dopo l'1-1 dei tempi regolamentari che ha resistito anche nella mezz'ora extra.
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Santos Borré decisivo
Se le parate di Trapp al 118' su Kent e nella lotteria dei rigori ad Aaron Ramsey hanno avuto un ruolo impattante nella conquista della finale da parte dell'Eintracht, il volto da copertina per il trofeo conquistato è quello di Santos Borré . L'attaccante colombiano non solo ha firmato in spaccata la rete dell'1-1 nei tempi regolamentari, raddrizzando una situazione compromessa, ma dal dischetto ha avuto la freddezza necessaria per chiudere i giochi e far partire la festa "totally white" dei tantissimi tifosi tedeschi arrivati in Andalusia.
Dopo le reti a Barcellona e West Ham decisive per portare l' Eintracht , un po' a sorpresa, a giocarsi la finale di Europa League, Borré si è ripetuto ripercorrendo le orme di due connazionali che hanno scritto pagine importanti nella competizione: Radamel Falcao e Carlos Bacca, diventando il settimo colombiano a conquistare il trofeo.
Pochi gol, alla fine sono quattro in 13 presenze in Europa League, ma pesanti come macigni.
L'artefice del successo: Oliver Glasner
La partita "più importante di tutte le nostre carriere" l'ha vinta. Magari con un pizzico di sofferenza e di fortuna, ma l'ha vinta e questo per Oliver Glasner , tecnico dell'Eintracht Francoforte, è l'unica cosa che conta in una stagione prima della finale di Siviglia deludente in campionato.
Con il suo 3-4-2-1 ha riportato il trofeo in Germania, all'Eintracht, confermando le ottime impressioni fatte anche a livello europeo ai tempi del Wolfsburg. Con questo successo l'Eintracht parteciperà alla prossima Champions League nonostante l'11° posto in Bundesliga.