Classe 2000, 25 gol in Serie A e la pacatezza di una veterana. Elisa Polli, attaccante dell’Inter che guida la classifica marcatrici nel campionato in corso con una certa Cristiana Girelli, è uno dei talenti più interessanti del panorama italiano, nonché astro nascente della Nazionale azzurra, con cui ha debuttato lunedì scorso a Genova contro il Brasile.
La carriera di Elisa Polli
Quando ha iniziato a dare i primi calci al pallone?
"Da piccolissima, con mio papà a Sassoferrato (dove è nata il 27 agosto 2000, ndr). Avevo cinque anni e mi portava al campetto. È stato il mio primo sostenitore, anche se le figure decisive per l'inizio della mia carriera sono state Giovanni Colonnelli e Gianluca Giacometti. Ho iniziato dal Matelica, il salto l’ho fatto con lo Jesina, dove sono rimasta quattro anni".
Dall’esordio a una maglia da titolare con l’Inter in soli cinque anni. Come ci è riuscita?
"La mia prima partita in Serie A l’ho giocata quando avevo 16 anni, con lo Jesina. Con quella maglia ho anche trovato i miei primi otto gol (è la squadra con cui ne ha realizzati di più finora, ndr). Da lì sono passata al Tavagnacco (cinque reti nel massimo campionato, ndr), poi l'Empoli e infine l'Inter".
Dopo una lunga assenza per infortunio, la stagione è iniziata con cinque gol. Elisa è rinata?
"Sono stata ferma un anno, nel campionato scorso con l’Inter ho giocato poco senza nemmeno segnare ed è stata un’annata dedicata a un faticoso recupero. Rita Guarino però mi ha voluto a tutti i costi (l’allenatrice dell’Inter aveva lavorato con l’attaccante marchigiana nelle Giovanili dell’Italia, ndr) e i cinque gol nelle prime cinque giornate di questa Serie A rappresentano un nuovo inizio, mi sento di nuovo me".
Dal Derby con il Milan per rimanere in vetta all'esordio in Nazionale
Sabato c’è il Derby, quali sono le tue sensazioni? Come si aspetta una gara così sentita?
"Il derby è sempre una partita diversa dalle altre, che porta anche motivazioni diverse. Io personalmente la vivo con serenità, perché sono una persona molto serena e calma anche nella vita in generale. Come squadra siamo tranquille: ci siamo allenate bene, ma in una sfida così l’approccio sarà determinante più della tecnica".
Il Milan si è rilanciato, l’Inter sta vivendo il migliore avvio stagionale, chi è favorito?
"Il Milan ha iniziato male, però si è ripreso bene e rimane per me una delle squadre favorite per le posizioni più alte della classifica (al momento l'Inter è in vetta con 13 punti, le rossonere quinte a nove, ndr). Hanno tante giocatrici forti, anche a livello internazionale".
Qual è la più temibile tra le rossonere?
"Ne hanno tante forti, forse tutte; ma se devo fare un nome è senza dubbio quello di Kosovare Asllani. Noi però abbiamo Tabitha (Chawinga, ndr), che ha qualità fisiche impressionanti. È una forza della natura e credo che in questa Serie A sia sopra tutte quante".
Lunedì scorso ha esordito in Nazionale, che emozione è stata?
"L’esordio è stato bellissimo, ero in panchina e pregavo che Bertolini mi facesse entrare. Poi contro il Brasile...Italia-Brasile ha sempre un sapore diverso. Alla fine sono entrata ma sono sincera, avrei voluto giocare molto di più".
Il professionismo e una nuova formula in Serie A
Come vive i grandi cambiamenti del calcio italiano negli ultimi anni?
"Il movimento è cresciuto tantissimo, oggi in Italia vediamo un altro calcio, con altri ritmi. Non a caso arrivano sempre più straniere forti, anche nella nostra squadra la rosa è più ampia e più competitiva. Anche la formula a 10 squadre è un passo in avanti, perché ci porta a dare più intensità a ogni partita, senza squadre “materasso” con cui magari avevi la certezza di fare tre punti perché più deboli e magari con meno disponibilità".
Quello di sabato 15 ottobre - fischio d’inizio alle 14.30 allo stadio “Ernesto Breda” di Sesto San Giovanni e in diretta su DAZN - sarà il settimo derby tra Inter e Milan in Serie A. La gara di cartello della 6ᵃ giornata di campionato verrà trattata dal club nerazzurro come un big match a tutti gli effetti: intrattenimento nel pre partita e nell’intervallo, le bambine che accompagneranno le protagoniste della gara sul terreno di gioco, tante coreografie sugli spalti e in ultimo lo speaker ufficiale della prima squadra maschile Mirko Mengozzi, che racconterà una stracittadina al femminile di importanza assoluta per la classifica. L’Inter dovrà difendere la vetta, mentre il Milan tenterà di accorciare dopo un inizio negativo. Lo spettacolo è garantito, e a invitare tanti spettatori al Breda ci ha pensato anche una ex colonna come Marco Materazzi.