Ci sono giocatori che, qualunque cosa facciano o dicano, mettono d'accordo tutti. Uno di questi è senza dubbio Joaquin Sánchez Rodríguez, più semplicemente Joaquín. L'eterno, l'highlander. A 41 suonati ha ancora voglia (e capacità) di correre e giocare, senza sfigurare in mezzo ai più giovani e risultando a suo modo decisivo e sempre al centro delle trame di gioco della sua squadra. Joaquin è un giocatore infinito mosso, come dice lui stesso ai microfoni di DAZN dopo la vittoria contro la Roma in Europa League, “da passione e amore per il calcio”.
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"Mi sento ancora un calciatore"
“Mi sento ancora un calciatore più di ogni altra cosa. La soddisfazione di poter competere con una grande squadra come la Roma e perfino vincere è grande. Sono felicissimo per la squadra e per tutti i tifosi che sono venuti da Siviglia”.
L’abbraccio con Mourinho
Al momento della sua sostituzione, Joaquin è stato protagonista di uno dei momenti più belli della serata: l’abbraccio con José Mourinho. “E’ stato un gesto davvero bello. Ci conosciamo da tanti anni e io lo ammiro tanto per la sua umanità e la sua carriera. Mi voleva al Chelsea, ma alla fine l’affare non è andato in porto. Credo che l’ammirazione sia reciproca e sono orgoglioso che una persona come Mourinho mi abbia abbracciato così calorosamente”.
L'ultimo anno
Ma quanti anni ha intenzione di giocare ancora Joaquin? “Questo è l’ultimo anno”, dice ridendo. Campione anche in questo.