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Calcio

Euforia Atalanta, la carica dei seimila: esodo bergamasco verso Varsavia

Giorgio Dusi
Euforia Atalanta, la carica dei seimila: esodo bergamasco verso VarsaviaN/A
Organizzati diversi charter, bus e alcune carovane in auto. Maxischermo a Piazzale Alpini per 3mila. I bergamaschi si mobilitano per la finale europea contro il Real Madrid

Normalmente i viaggi intorno alla metà di agosto dei bergamaschi sono diretti verso il mare, ma quest’anno qualche migliaia farà un’eccezione, dirottando verso la Polonia. D’altronde l’Atalanta è sempre l’Atalanta: sono circa 6mila i tifosi che sono riusciti ad aggiudicarsi un biglietto nei due giorni di vendita libera a metà luglio e che sosterranno la Dea a Varsavia nella serata di mercoledì, quando in programma c’è un appuntamento con la storia contro il Real Madrid con la Supercoppa Uefa in palio. A Dublino erano 8mila, stavolta qualcuno meno. Inevitabile, considerando i costi già sostenuti durante l’anno in Europa tra Anfield, Lisbona (due volte) e la finale in Irlanda e ovviamente il periodo: era prevedibile che giocare una finale alla vigilia di ferragosto avrebbe condizionato l’affluenza. In ogni caso si tratta del secondo più grande esodo internazionale nerazzurro, secondo solo alla finale di Europa League. A Dortmund nel 2018 erano stati 4mila.

L’abitudine alle trasferte europee ha reso i bergamaschi dei veri maestri quando si tratta di scovare triangolazioni e scali per andare al risparmio rispetto ai voli diretti, già balzati alle stelle (oltre i 500 euro tra andata e ritorno) a fine maggio e crollati solo dopo il termine della fase di vendita dei biglietti. Se ne trovano un po’ in tutta Europa, come del resto era capitato anche per chi aveva viaggiato fino a Dublino. Con la differenza che stavolta non si gioca su un’isola e di aeroporti ce ne sono molti di più: due solo in città (Chopin e Modlin), più altri nelle vicinanze. Tra Katowice, Poznan e Lubino, tra i più gettonati c’è Cracovia: qualche tifoso che ha scelto quest’ultimo incrocio ne approfitterà per visitare centri d’interesse anche storico, come il vicino campo di sterminio di Auschwitz. Per quanto riguarda i viaggi organizzati, dall’aeroporto di Orio si alzeranno diversi charter che faranno andata in giornata e ritorno in nottata: i costi sfiorano i 600 euro. Ben minori i costi dei bus che, con qualche tappa intermedia (Vienna è proprio di strada) copriranno le 16 ore che separano Bergamo dalla capitale polacca. Non mancano le più classiche ‘macchinate’ e nemmeno chi arriverà in moto, concedendosi un giro per l’Europa dell’est ad agosto. E per chi resterà a Bergamo in centro, a Piazzale Alpini, ci sarà un maxischermo che attirerà fino a 3mila persone.

Fonte: Gazzetta.it