La speranza del Barcellona in questa stagione, quasi il salvavita, potrebbe essere proprio l'Europa League. Il motivo? Lontanissima dalla vetta de LaLiga, l'Europa League può essere l'unica strada per rendere speciale un'annata già di per sé molto complicata.
Il cammino del Barcellona finora
Quello di questa stagione è l'inizio più difficile degli anni recenti della storia del Barcellona. Mai prima d'ora i blaugrana aveva trovato tutte queste difficoltà e non solo sul campo ma anche a livello societario. L'addio di Leo Messi prima dell'inizio della stagione aveva fatto già pensare ad un ridimensionamento importante della società catalana, ma considerando la qualità dei giocatori comunque presenti in rosa era tuttavia difficile aspettarsi un avvio così complesso.
E come se non bastasse a stagione in corso il Barcellona ha dovuto fare i conti con l'addio al calcio di Sergio Aguero, stella su cui i blaugrana avevano puntato per questa stagione. I problemi di salute riscontrati in campo hanno costretto il Kun a una dolorosa interruzione dell'attività agonistica.
L'arrivo di Xavi
In più i catalani hanno dovuto cambiare allenatore a causa dei risultati non all'altezza delle aspettative. Esonerato Koeman è tornato a casa Xavi Hernandez, come allenatore questa volta. La rinascita del Barcellona è partita proprio da lui e bisogna dire che i risultati si sono visti sin da subito.
I blaugrana sono tornati quantomeno ad avere la giusta organizzazione di gioco e a fare risultati nel campionato spagnolo. Il cambio allenatore, però, non è bastato per evitare lo scivolamento dalla Champions League all'Europa League.
La classifica della Champions League
Squadra | Punti |
Bayern Monaco | 18 |
Benfica | 8 |
Barcellona | 7 |
Dynamo Kyiv | 1 |
Cosa aspettarsi da Barcellona-Napoli
Possiamo anche dire che il sorteggio è stato cattivo con Barcellona e Napoli. Due delle squadre potenzialmente favorite per la vittoria finale dell'Europa League che giocheranno contro negli spareggi per accedere agli ottavi di finale.
I blaugrana, in virtù della seconda parte di stagione, si sono fiondati sul mercato cercando rinforzi giusti per arrivare pronti anche a quella che sarà la doppia sfida con gli azzurri, tutt'altro che semplice. Fernan Torres è stato solo il primo colpo dei catalani. Nel mercato di gennaio sono arrivati altri due importanti calciatori dalla Premier League: Adama Traoré e Pierre-Emerick Aubameyang.
Il momento del Napoli
Il Napoli di Luciano Spalletti sta disputando una grande stagione e se non fosse stato per qualche passo falso in campionato sarebbe al fianco dell'Inter a guidare la classifica della Serie A TIM. Tuttavia, la posizione degli azzurri per ora è stabilmente nelle prime quattro del campionato, nonostante i tanti problemi legati agli infortuni e alle assenze che hanno avuto.
Contro il Barcellona ci saranno anche Anguissa e Koulibaly (impegnati tra gennaio e febbraio in Coppa d'Africa). E questo rappresenterà senza dubbi uno degli aspetti cruciali per il Napoli, visto che al completo ha dimostrato un determinato potenziale, ma con alcune assenze pesanti ha trovato molte difficoltà nella gestione di impegni ravvicinati.
Una sfida tecnica
L'idea di gioco delle due squadre è molto simile, visto che è basata sulla gestione della palla e un'impostazione di squadra molto offensiva.
Il famoso tiki-taka che ha reso celebre il Barcellona di Xavi - da giocatore - sembra ormai un vecchio ricordo, ma i dettami tattici di quel calcio stellare sono come sempre impressi nell'ambiente blaugrana e l'obiettivo è proprio avvicinarsi quanto più possibile a quel modello di gioco.
Il Napoli, invece, punta ad attaccare in maniera verticale, appoggiandosi al suo attaccante di riferimento, Osimhen, Mertens o Petagna che sia, e provando a sfruttare poi gli inserimenti degli esterni e del trequartista, quasi sempre Zielinski per caratteristiche uniche.
Camp Nou vs Maradona
E un altro elemento che potrebbe fare ulteriormente la differenza nel doppio confronto tra Napoli e Barcellona è sicuramente il fattore casa.
Giocare al Camp Nou non è mai semplice, soprattutto se non si è abituati a quel tipo di atmosfera. È vero, quest'anno in particolare non è più quella di prima, ma quello stadio resta uno dei più caldi del panorama mondiale, così però come lo è il Diego Armando Maradona.
Il Napoli ha vissuto notti europee magiche a Fuorigrotta e l'obiettivo nella gara di ritorno sarà proprio quello di far valere il fattore tifo che già due anni fa, quando le due squadre si affrontarono in Champions League, fu rilevante nella gara d'andata - finita 1-1 con le reti di Mertens e Griezmann.
Insomma, ci sarà da divertirsi tra le due sfide perché sia Barcellona che Napoli proveranno ad andare avanti per vincere questa competizione.