Leao e il Napoli: una delle immagini più felici della storia rossonera recente è la corsa di Rafa al Maradona per l’assist a Giroud. Milan avanti nei quarti di finale Champions dell’aprile 2023. Come si è passati in 560 giorni a Leao malinconico in panchina a San Siro? Solito avversario, il Napoli. Il 10 rossonero tra le riserve: in campo dall’inizio Okafor al posto di Rafa, e Kvara al posto di Kvara, cioè leader degli avversari. Per Leao c’è stato spazio solo nella mezzora finale, un compensato del momento: buoni spunti e qualche pausa. Tra due giorni sarà di nuovo campionato, un tempo sufficiente per riprendersi la maglia? Rafa crede di sì. Due sere fa Fonseca si è limitato a dire: "Partire con Leao in panchina e Okafor in campo è un’opzione a disposizione dell’allenatore. Non c’è nessun caso".
In parte è vero: senza Theo, Reijnders e Pulisic, il tecnico ha puntato su una squadra più solida, che facesse più affidamento sul collettivo e meno sul talento individuale. Poi ha aggiunto: "Poi sta ai giocatori metterci la giusta abnegazione: io non devo pregare nessuno". Vero anche che Rafa deve essere più attento e partecipativo. Ma solo in campo può dimostrare di aver imparato la lezione ed è probabile che Fonseca lo interroghi già contro il Monza: Leao è atteso titolare, un riscaldamento in previsione della trasferta Champions a Madrid.
Il solito Fonseca nel dopo gara contro il Napoli non ha sciolto il dubbio: "Se siamo onesti e guardiamo la partita di Okafor, dobbiamo dire che ha giocato bene. Leao sta lavorando per tornare in formazione, per me questa è la cosa più positiva. È difficile decidere in questo momento". In realtà il ballottaggio delle ultime ore dà Rafa in vantaggio su Noah. Un vantaggio che però deve mantenere tra l’allenamento di oggi e la rifinitura di venerdì. E soprattutto nel weekend di campionato: per rialzarsi dopo la caduta di due sere fa, il Milan ha bisogno di aggrapparsi a Leao. E Rafa sa di non poter sprecare la chance: è il più forte, ma non è più un insostituibile. Due sere fa Leao è entrato sorridente allo stadio: era papà Antonio, arrivato a Milano proprio per consolare Rafa. Insieme ad altri parenti Leao senior ha assistito alla sfida tra i rossoneri e il Napoli, nella speranza che anche Leao junior ritrovasse serenità. La famiglia si è stretta intorno a Rafa, che non ha vissuto un momento personale semplice. Anche Fonseca continua a spronarlo ("è entrato bene, ora dia il massimo" ha aggiunto due sere fa) e le panchine motivazionali sembrano alle spalle. Il club inoltre non ha mai fatto mancare il proprio sostegno, smorzando ogni tentativo di polemica intorno a lui. La società è convinta che a lungo andare non possa esistere un Milan di alto livello senza Leao, e quindi lavora al fianco di Fonseca perché Rafa sia di nuovo coinvolto e reso sempre più partecipe. Un abbraccio collettivo che Leao sembra avere raccolto: sui social si è dimostrato sereno.
Nelle ultime ore ha pubblicato una serie di storie Instagram: la prima con l’avversario di due sere fa, Lukaku, un’altra con Frank Rijkaard ieri ospite a Milanello e l’ultima, con tanto di cuore, insieme a Theo Hernandez. Il calore che più di tutti vuole riaccendere è quello dei tifosi: anche la freddezza delle ultime settimane lo ha intristito. Rafa ha bisogno dell’entusiasmo della gente ma sa anche di doverlo alimentare.
Fonte: gazzetta.it