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Calcio

Fenucci: "Il Bologna in Europa sarebbe un bel segnale per il nostro calcio. Motta? Speriamo resti"

Matteo Dalla Vite
Fenucci: "Il Bologna in Europa sarebbe un bel segnale per il nostro calcio. Motta? Speriamo resti"N/A
L'ad del club: "Il tecnico sta benissimo qui, lavora come se avesse un contratto più lungo di quello che ha"
L’ad del Bologna Claudio Fenucci - intervenuto a “Radio Anch’io sport” su Rai Radio Uno - affronta il tema Europa e il tormentone inerente alla permanenza o meno di Thiago Motta. Ma non solo. “Motta é il principale artefice di questa annata e speriamo che resti con noi, lui come tutti i giocatori. Il Bologna in Europa sarebbe un bellissimo segnale per il calcio italiano. Dimostrerebbe, come ha fatto l'Atalanta negli anni passati, che con un'organizzazione societaria seria e con le persone giuste sia nell'area sportiva sia con un gruppo di ragazzi che va oltre le aspettative si può fare un percorso diverso, dando una prospettiva nuova a molti club". Il Bologna é ancora quarto e venerdì giocherà ad Empoli molto probabilmente senza Joshua Zirkzee, fermato da problemi muscolari. Motta guida una squadra pronta a tutto. “Thiago è contentissimo di essere al Bologna - dice Fenucci -, lavora come se avesse un contratto per un periodo molto più lungo di quello che realmente ha. Si vede non solo sulla crescita della squadra, ma anche dei singoli. "Il pareggio della Roma nel recupero a Firenze ci ha rovinato la nottata? Mi sembra troppo. Alla fine guardiamo al cammino della nostra squadra, preparando una partita per volta, come dice il nostro Thiago, cercando di realizzare un sogno. Le squadre che stanno lottando per le posizioni europee sono tutte molto attrezzate. Zirkzee? Ci piace poco parlare del futuro dei nostri calciatori, viviamo il presente, c'è grande emozione in città, preferiamo vivere ogni momento di questa stagione e non pensare al dopo, premessa che la volontà è quella di tenere tutti". Poi, l’ad del club dà uno sguardo Oltremanica. “Il Modello Premier League per il calcio italiano - chiude Fenucci -? Il calcio italiano ha bisogno di una profonda ristrutturazione. Al di là degli ultimi risultati europei delle italiane, c'è un tema di fondo che riguarda la sua competitività e soprattutto la sua stabilità finanziaria. Il calcio deve ritrovare gli equilibri finanziari, non legato solo all'attrattiva di nuovi investitori, ma anche all'equa competizione sul campo”.