In casa Juventus il terremoto che ha portato alle dimissioni in blocco del Cda, compreso il presidente Andrea Agnelli, sta tenendo banco tra i media e gli addetti ai lavori.
Sulla questione è intervenuto anche Gabriele Gravina, presidente della FIGC, a margine del convegno "Calcio e Welfare" in svolgimento a Napoli.
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Le dichiarazioni di Gravina sulla Juventus
"Se vogliamo andare sul linciaggio di piazza non è un problema, ma stiamo calmi perché temo che quel tema possa riguardare anche altri soggetti" avverte Gravina al convegno di Napoli facendo intendere che la questione plusvalenze e bilancio sarebbe un problema comune nel calcio.
Indagini in corso sulla Juventus
"Non mi piace l’idea di sanzionare alcune realtà, nel caso specifico la Juventus, prima che ci sia un processo. Ci sono delle indagini, ci sono delle acquisizioni di atti, la nostra procura è allertata, ma non conosciamo l’esito e lasciamo andare avanti la magistratura ordinaria. C’è comunque un collegamento tra i due rami della giustizia, ma aspettiamo cosa emerge dal processo e poi facciamo una riflessione sul sistema. Non colpevolizziamo e sanzioniamo i soggetti prima delle indagini".
Tebas guardi a casa sua
Gravina ha lanciato un messaggio anche al suo collega spagnolo, Javier Tebas (numero uno de LaLiga) che si era espresso con severità sulla Juventus esultando per le dimissioni di Agnelli: "Su questo caso siamo in stretto contatto con l'Uefa, ma anche qui vediamo alcune riflessioni e attacchi gratuiti da parte di chi dovrebbe guardare in casa sua. Credo siano piuttosto fuori luogo. L'Uefa è un organo internazionale in contatto con noi, quindi aspettiamo il processo e poi traiamo le conclusioni".
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