Il tempo stringe e la Figc continua a cercare un punto di contatto con le sue componenti per arrivare al 4 novembre, giorno dell'Assemblea straordinaria per la modifica dello Statuto (la convocazione è di ieri, appuntamento alle 11.30 in seconda convocazione all'Hotel Hilton Rome Airport di Fiumicino), con un accordo che non riservi clamorose sorprese.
Questa mattina in via Allegri c'è stato un terzo incontro, in cui si è definito un diverso rapporto tra Federazione e Leghe, ma ancora non si è parlato delle percentuali che regoleranno il peso politico all'interno del Consiglio federale e dell'Assemblea elettiva (chiamata all'inizio del prossimo anno a scegliere il nuovo presidente). Su questo fronte, decisamente il più spinoso del momento, sarà il Consiglio federale del 28 ottobre a dover produrre la proposta definitiva. Oltre al presidente federale Gravina, al tavolo come di consueto si sono seduti Casini (Lega Serie A), Balata (Lega Serie B, collegato da remoto), Marani (Lega Pro), Abete (LND), Calcagno (Assocalciatori), Ulivieri (Assoallenatori) e Pacifici (Aia).
Oggi è stata condiviso da tutti un documento, che fa seguito alla bozza della Figc già venerdì scorso, che definisce una maggiore autonomia delle Leghe dalla Federazione, un'autonomia organizzativa che permetterà ai consigli federali di modificare il numero di squadre per playoff e playout, le date dei campionati e ogni fronte che le riguardi direttamente, senza però impattare sugli altri campionati come in caso di promozioni e retrocessioni. C'è una noviyà sulla modifica del diritto di veto, la cosiddetta "intesa" sui temi che riguardano le singole leghe: inizialmente previsto per tutti, oggi su proposta di Abete è stato deciso di lasciare quest'opzione alla sola Serie A, che potrà esercitarlo per ogni norma che la riguarda in via esclusiva, comprese le licenze nazionali, la lista degli extracomunitari e i principi informatori.
Fonte: gazzetta.it