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Calcio

Fofana e quelle carezze alla palla: è lui l'assistman del Diavolo

Marco Pasotto
Fofana e quelle carezze alla palla: è lui l'assistman del DiavoloN/A
Con la perla a Reijnders di Verona, il francese ha raggiunto Pulisic a quota 5 passaggi vincenti stagionali (2 all'olandese, 3 a Leao), collezionati nelle ultime otto partite. In questo momento è lui il vero imprescindibile

Quando spiega che cosa gli chiede l'allenatore, la risposta suona piuttosto banalotta: "Mi chiede equilibrio tra attacco e difesa", racconta Youssouf Fofana a proposito dei compiti che gli affida Fonseca. Consegne normali, per un centrocampista. Ma c'è grande consapevolezza, al limite della presunzione: "È necessaria questa relazione, e sono io quella relazione". Poi entra nello specifico: "Sostanzialmente mi chiede di essere aggressivo, di dare aggressività, per conquistare la palla e far giocare i miei compagni". Fofana in realtà è un ragazzo tutt'altro che presuntuoso, ma quella consapevolezza di essere uno dei cardini di questo Milan gli dona allo stesso tempo sicurezza e atteggiamento. Ovvero ciò che manca alla stragrande maggioranza dei compagni. Fofana è il grande colpo di mercato dell'estate rossonera 2024. L'unico, allo stato attuale delle cose, ad aver meritato appieno il bonifico al mittente, a differenza delle altre quattro facce nuove invischiate - chi più, chi meno - in problematiche varie. A luglio in diversi lo avevano catalogato con fretta eccessiva (e scarsa conoscenza) come la classica diga davanti alla difesa, adatto alla riconquista della palla e alla ripartenza dell'azione. Ciò che molti non sapevano, è quelle ripartenze sarebbero passate parecchio dai suoi piedi. Fofana protegge, ma allo stesso tempo accompagna.

Figura unica in questo Milan e, in generale, figura abbastanza rara per chi governa le terre di mezzo. Il passaggio vincente a Reijnders di Verona è l'ennesimo ricamo a una stagione sontuosa, dove - quando occorre - la delicatezza dei suoi piedi lo trasforma in una via di mezzo tra regista e trequartista, perché Youssouf non si fa problemi se deve avanzare di qualche metro il raggio d'azione. Ora, tra campionato e Champions siamo arrivati a cinque assist, uno più bello dell'altro, una cifra che gli permette di essere il suggeritore stagionale più prolifico del Diavolo assieme a Pulisic. Il dato è abbastanza clamoroso soprattutto alla luce delle tempistiche: quei cinque assist sono arrivati tutti nelle ultime otto partite. Media fuori dal comune. L'azione del gol di Verona in fondo è quanto di meglio può offrire il Milan in questo momento: Fofana più Reijnders, i presenzialisti, gli imprescindibili, gli attaccanti aggiunti quando gli attaccanti veri latitano (ultimamente, troppo spesso). Chi assiste con più affetto Youssouf? Tre volte ha apparecchiato la tavola per Leao (Cagliari, Slovan, Stella Rossa), due volte per Reijnders (Empoli, Verona). Campionario d'arte varia, con chiara e ovvia tendenza alla verticalizzazione. Passiamolo in rassegna, partendo dai gol di Rafa: a Cagliari sinistro profondo di circa 25 metri. A Bratislava destro da una decina di metri a tagliare fuori quattro avversari. Con la Stella Rossa lancio di trenta metri a scavalcare tutta l'intera impalcatura serba (l'unica volta, delle cinque, in cui ha alzato il pallone). Per quanto riguarda l'assistenza a Reijnders: contro l'Empoli il gesto più banale, un appoggio a centrocampo che poi Mister T ha trasformato in una corsa vincente solitaria. E a Verona, un filtrante a pelo d'erba da numero 10 puro. Repertorio completo.

Fonte: Gazzetta.it