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Calcio

Fonseca: "C'è frustrazione, però siamo uniti. Non ho sentito voci sul mio futuro"

Luca Bianchin
Fonseca: "C'è frustrazione, però siamo uniti. Non ho sentito voci sul mio futuro"N/A
Il tecnico: "Sono stati 3 giorni fantastici di lavoro, la squadra sta crescendo ma ci manca continuità. Continuo con le mie idee, serve il possesso palla. Mi sento sempre un leone, non un gattino"

Paulo Fonseca arriva senza maschera a quella che tutti dicono poter essere la sua ultima conferenza stampa al Milan. Sincero, senza trucchi, a costo di apparire ingenuo anche sul suo possibile esonero: “A me non sono arrivate voci che la società stia contattando altri allenatori. Se io ascolto, non posso lavorare. Come potrei avere tranquillità e chiarezza per farlo? Quello che conta per me è quello che sento qui”. Fonseca non nasconde i problemi ma non cambia strada. “C’è una grande frustrazione da parte di tutti ma consapevolezza che siamo uniti - dice Fonseca -. Io guardo le cose positive e penso che nel derby abbiamo tanto da guadagnare”. Poi. parlando degli ultimi tre giorni, dice di aver visto buoni segnali: “Ho sempre sentito fiducia nel mio lavoro da parte del club. Io sento che la squadra cresce tutti i giorni, dobbiamo avere continuità per arrivare dove voglio. Abbiamo bisogno di tempo. Quello che posso dire è che questi tre giorni sono stati fantastici. Quindi vado alla partita con fiducia”. Ottimismo, a costo di prendere gol in contropiede. Il Milan di Fonseca quindi resterà, per principi, quello di questi primi mesi. Il possesso palla come comandamento, anche a scopi difensivi.

“Non c’è nulla che non rifarei - dice Fonseca -. Continuo a lavorare su quello in cui credo. Non so dare la palla alle altre squadre, vogliamo giocare e avere l’iniziativa, difendere bene. Sapete perché nel primo tempo con la Lazio non abbiamo concesso occasioni? Perché abbiamo avuto la palla. E quando abbiamo la palla, non difendiamo”. Fonseca insomma, mentre il mondo lo critica, crede che questa squadra possa crescere molto: “Ha già fatto progressi. Dalla società ho ricevuto quello che abbiamo preparato per formare una squadra fortissima. Siamo già una squadra fortissima? No”. Il Milan allora andrà al derby - senza Calabria che non ha recuperato dal problema a un polpaccio patito contro il Liverpool- con i principi di sempre: “Come si vince? Si vince segnando più gol dell’Inter - dice Fonseca -. Io so che qui in Italia non si valorizza il gioco ma il risultato. Quando mi hanno portato qui, volevano cambiare questo. Io credo che una squadra se ha la palla ha più chance di vincere. E la mancanza di leadership non è un problema per me”. Una delle ultime frasi è la più bella. Un giornalista cita Ibrahimovic e chiede a Fonseca se si senta leone o gattino. E lui: “Mi sento sempre un leone”. Chissà se i giocatori domani risponderanno alla stessa maniera in campo.

Fonte: Gazzetta.it