Error code: %{errorCode}

Calcio

Fonseca studia già l'Inter: "Ci ho pensato in settimana. So quanto vale il derby per i tifosi"

Luca Bianchin
Fonseca studia già l'Inter: "Ci ho pensato in settimana. So quanto vale il derby per i tifosi"N/A
L'allenatore del Milan a fine partita rivela di aver già dedicato tempo alla partita di domenica prossima. Gabbia: "Il caso Theo-Leao? In spogliatoio tutto tranquillo, il mister ha gestito bene"

Paulo Fonseca sorride, quando sente che alla fine di Milan-Venezia gli parlano di Inter. Il derby è in fondo al rettilineo, alla fine della prossima settimana, e anche con il Liverpool sulla strada è troppo importante per non pensarci. “Ho già cominciato a pensare in settimana alle tre partite con Venezia, Liverpool e Inter – rivela a fine partita -. Conosco l’importanza del derby, ora devo pensare al Liverpool, che sarà una partita molto difficile, ma devo dire che guardo già anche l'Inter. So quanto è importante per i tifosi”. Sì, è importante: con una vittoria nel derby, Fonseca svolterebbe. Fonseca inevitabilmente è sospeso tra futuro e passato, tra il derby e il caso Theo-Leao di due settimane fa.

Una volta per tutte, spiega e chiude la pagina cooling break: “Le mie scelte sono fatte pensando a che cosa sia meglio per la squadra. Se un giorno penso sia meglio non giochino Rafa e Theo, devono capirlo. Come in una famiglia, non sempre siamo tutti d’accordo ma è importante fare la cosa migliore per il gruppo. È importante far capire ai giocatori che l’atteggiamento conta molto: possiamo parlare di tattica, ma l’energia è importante per una squadra”. Si era capito e Fonseca è sereno, quando lo ribadisce davanti a tutti. Insomma, il nuovo allenatore del Milan è tornato in Italia e si è ricordato in fretta delle difficoltà: “La Serie A è diversa da tutto, dall'Inghilterra, dalla Francia, dall'Ucraina – dice -. Devo gestire questi momenti con molto equilibrio, tento di non guardare e di non sentire, rimanendo focalizzato sul lavoro. La pressione tra Roma e Milano? Non so dire, ma il Milan è un club gioca sempre per vincere. Non che la Roma non lo sia, ma in questi club c'è sempre pressione. Se noi non vogliamo avere questo tipo di pressione non possiamo essere allenatori”. Qualche parola interessante sul caso anche da Matteo Gabbia. “Il cooling break? In spogliatoio è tutto tranquillo, il mister è stato bravo a gestire tutto con la massima tranquillità – dice -. Sappiamo che non è successo nulla di grave, Theo e Theo oggi hanno avuto l’atteggiamento giusto, sono stati fantastici. Guardate il rientro in fase difensiva che Rafa ha fatto verso fine partita…”.

E ancora: “Non eravamo felici dell’inizio ma sono questo deve essere il primo tassello. È nostra responsabilità dare una gioia a noi e ai nostri fantastici tifosi”. Gabbia poi parla del rapporto con Fonseca e delle differenze con Pioli: “Fonseca ha portato intensità negli allenamenti e un cambio nell’ideologia di gioco: è difficile ma stimolante. Siamo vicini a fare quello che il mister ci chiede”. Ah, due parole sul gol, festeggiato ma... non segnato: "Onestamente ho sicuramente toccato qualcosa, c’era molta confusione in area - sorride Matteo -. Non ho resistito e ho esultato, dalle immagini poi neanche si capisce benissimo. Mi spiace se ha fatto gol Fofana perché sentire e godere il boato di San Siro per la prima volta era giusto e bello per lui".

Fonte: Gazzetta.it