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Calcio

Format, fasce, sorteggi, playoff: guida pratica alla nuova Champions

Fabio Licari
Format, fasce, sorteggi, playoff: guida pratica alla nuova ChampionsN/A
Tutto quello che c'è da sapere sulla prima edizione della coppa a girone unico
Trentasei squadre, gruppo unico, classifica unica, due (se non quattro) partite in più, sorteggio con software, tabellone tennistico, playoff di febbraio… Non siamo precipitati in una dimensione alternativa, è la nuova Champions del triennio 2024-27. Vediamo cosa succederà da oggi alla finale del 31 maggio a Monaco di Baviera.  Chi può dirlo? Di sicuro, per sollevare la coppa non basteranno 13 partite come avveniva in precedenza. Minimo 15 (e 17 per chi deve passare dai playoff). Pronti, via. Sia i playoff sia gli ottavi prevedono un tabellone con teste di serie. I due sorteggi che li riguardano (gli unici dopo quello di oggi) sono quindi vincolati. La prima e la seconda della classifica saranno accoppiate contro la 15° e la 16° (o quelle che le hanno sconfitte nei playoff), la terza e la quarta contro la 13° e la 14°, e avanti così. Naturalmente le quattro teste serie (le prime quattro della classifica) saranno agli estremi del tabellone che procederà fino alla finale del 31 maggio, in programma a Monaco di Baviera.  L’Europa League sì, la Conference prevede invece 6 partite nel gruppo, non 8. Quindi al sorteggio le 36, sperando ci sia anche la Fiorentina, saranno divise in 6 fasce: 3 partite in casa, 3 fuori.  Il primo criterio è la differenza gol. Seguono: 1) gol totali; 2) gol fuori casa; 3) vittorie totali; 4) vittorie fuori casa; 5) somma dei punti conquistati dalle 8 avversarie; 6) differenza gol totale delle 8 avversarie; 7) somma dei gol segnati dalle 8 avversarie; 8) fair play; 9) ranking Uefa per club. I punti 5, 6 e 7 servono a premiare il valore degli opponenti: se hai fatto punti e più contro squadre più forti, vale di più.  Sì, ma la prima giornata, 17-18-19 settembre, è tutta dedicata alla Champions, anche il giovedì. L’ultimo turno invece prevede 18 partite in contemporanea il 29 gennaio, per non dare vantaggi a nessuno (a meno che non ci siano partite senza utilità di classifica).  Sì, ma non subito. Oggi il software di ae.live, supervisionato da Ernst & Young, “sceglierà” le rivali. Poi, dopo i sorteggi di Europa e Conference, domani a Montecarlo, si potrà procedere ai calendari: ci sono troppe variabili, anche televisive naturalmente. Il calendario si conoscerà sabato, neanche l’Uefa sa a che ora.  Più o meno come prima, una quarantina di minuti. Tra il nome della squadra nella pallina e l’individuazione degli 8 avversari non dovrebbero passare più di 10 secondi. Senza computer sarebbero state necessarie quattro ore…  Una combinazione umana e tecnologica. Gigi Buffon e Cristiano Ronaldo prenderanno le palline con i nomi delle squadre, cominciando da quelle di prima fascia. Una volta rivelato il nome, premendo un tasto si darà l’input al software per decidere le 8 avversarie. Precisazioni: al massimo 2 rivali di uno stesso campionato e niente derby (possibili solo se in una fascia ci fossero 4 squadre dello stesso paese).  Sicuro. Le squadre sono sempre divise in 4 fasce (da 9 club), ma l’ordine è deciso dal ranking Uefa tranne per i campioni, nella prima di diritto. Di fatto, le teste di serie non esistono: ogni squadra incontra due rivali di ogni fascia, anche della propria. Una in casa e una fuori. La divisione in fasce è una questione organizzativa, non dà privilegi. L’unico privilegio lo decidono palline e software: puoi incontrare 8 abbordabili oppure le 8 peggiori.   Nessuno sa davvero cosa succederà, ma la classifica dovrebbe essere incerta fino alla fine. Magari un paio di club faranno il vuoto presto, ma il sorteggio “libero”, tutti contro tutti, può disegnare un calendario molto più combattuto. E gestire non sarà più possibile: solo le prime 8 vanno direttamente agli ottavi; quelle dal 9° al 24° posto devono superare i playoff; quelle dal 25° al 36° sono eliminate senza retrocessioni salvifiche.  Per rendere il torneo più imprevedibile, la formula andava rinnovata. Con gli 8 gruppi precedenti accadeva che la classifica fosse spesso definita in anticipo. Molti “programmavano” il secondo posto. Ora non sarà più possibile.  È ancora la Champions, perché ci si qualifica dai campionati e non per diritto storico o perché si è organizzatori. Sono aumentati i club, da 32 e 36, e le partite del gruppo, da 6 a 8, perché le squadre volevano di più, addirittura 10 match in origine.