Dopo la Supercoppa Italiana e lo scudetto con l'Inter, Davide Frattesi sogna un altro trofeo, stavolta con la maglia dell'Italia. Per sbilanciarsi sull'obiettivo finale degli azzurri, però, è troppo presto e il centrocampista romano si è concentrato sulla vittoria contro l'Albania e sulla partita di giovedì contro la Spagna, uno snodo fondamentale per il nostro cammino.
"Contro la Spagna ci saranno più spazio rispetto all'Albania e dovremo sfruttarli. Cercheremo comunque di fare una partita di possesso anche se sarà più difficile avere tanto tempo la palla come sabato. Bisognerà essere attenti in fase difensiva perché saremo messi più sotto pressione. Contro la Crozia gli spagnoli sono andati sotto nel possesso per la prima volta negli ultimi dieci anni? Ogni partita va rivista bene e poi analizzata. Se sono in vantaggio per 3-0, per me non è necessario il possesso. In quel caso il primo obiettivo è non subire gol per non far prendere fiducia agli avversari. Credo che quella attuale sia una versione più moderna della Spagna, una squadra che si è adattata al calcio di oggi. Gli attuali interpreti del centrocampo della Roja sono fortissimi, ma non ci sono più quei tre fenomeni del passato che non ti facevano mai prendere la palla. Presi individualmente, la Spagna è avanti a noi e per questo dovremo mostrare lo spirito italiano che ci accompagna da anni: sarà fondamentale per vincere. Se la mettiamo sui duelli uno contro uno, abbiamo poche chance. Se invece puntiamo sul gruppo, sull’unità e sul sacrificio, tutti insieme possiamo farcela. Yamal? E' giovane e bravissimo, ma hanno anche altri ottimi calciatori. Non ci concederanno tante occasioni e dovremo essere bravi a sfruttarle. Le indicazioni che Spalletti mi urla - ha continuato Frattesi - le prendo bene perché vuol dire che ha fiducia in me. Da fuori si ha una visione migliore della gara, della posizione ideale da prendere e lui cerca di darmi consigli. Cosa mi chiede? Quando gli avversari sono schiacciati, di arretrare per prendere il pallone o di allargarmi".
Dribblata la domanda su Thuram e Mbappé che si sono schierati politicamente contro Marine Le Pen ("Credo che i calciatori possano esprimersi le loro opinioni, ma io non conosco a fondo l'argomento per farlo"), Frattesi ha poi parlato del suo utilizzo in azzurro, maggiore in proporzione rispetto a quello nell'Inter: "Sapevo che non era facile calarsi in una squadra che è reduce dalla finale di Champions e lo spazio che mi ha dato Inzaghi credo sia stato quello giusto. Come fare ad averne di più? Mi metterò la maglia della Nazionale sotto quella dell'Inter... (ride, ndr) Uno spera di giocare il più possibile, poi però rispetto sempre le scelte dell'allenatore. Differenze di ruolo con Spalletti e Inzaghi? Credo che cambi qualcosa soprattutto in fase difensiva: qui mi trovo un po’ più basso a difendere. In fase offensiva all’Inter da mezzala mi alzo e la linea di gioco è la stessa rispetto a quella attuale anche se in nerazzurro abbiamo due attaccanti come punti di riferimento, mentre qui abbiamo due esterni che ci portano via l’uomo. Blocco Inter in azzurro? Siamo stati insieme un anno e le azioni tra di noi vengono in automatico, soprattutto le uscite con la palla. Quello che facciamo all'Inter a volte lo ripetiamo anche in nazionale. A me però succede la stessa cosa con Scamacca perché ci conosciamo da una vita".
Davide ha poi sottolineato il rapporto d'amicizia che ha con il bomber dell'Atalanta citandolo in varie risposte: "Che passatempo mi sono portato da Roma? Scamacca... (risata, ndr). Io ho tanti interessi che però si possono coltivare solo fuori da un ritiro. Qua passiamo qualche ora nella sala giochi, dopo cena. Siamo tutti insieme e giochiamo alle PlayStation, a biliardo, a ping pong. E’ lì, in quei momenti, che si forma il gruppo. Giocando a ping pong ho creato un bel rapport con El Shaarawy, con il quale avevo avuto meno occasioni per parlare. L'avversario ideale? Scamacca perché le "spara" tutte... Chi è il più forte a biliardo? Pellegrini e Bastoni, poi ho visto altri che fanno tanti tiri a caso. Servono i gol dei centrocampisti perché gli attaccanti non segnano? Negli ultimi tre mesi Scamacca ha dimostrato che gol lo può fare in qualsiasi momento. Finora all'Europeo non ha avuto occasioni, ma appena la avrà... Il numero 9 giusto qua con l'Italia ce l’abbiamo".
Fonte: gazzetta.it