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Calcio

Frecciatine e rinnovo "faticoso": Vlahovic-Juve, qualcosa si è inceppato?

Giovanni Albanese
Frecciatine e rinnovo "faticoso": Vlahovic-Juve, qualcosa si è inceppato?N/A
Il numero 9 ha un contratto che entra a breve in zona pericolosa per il club. L'ingaggio di Dusan pesa per 35 milioni all'anno e Giuntoli vorrebbe prolungarlo a gennaio almeno per un'altra stagione ma...

Tra Vlahovic e la Juve - o meglio: Thiago Motta - qualcosa si è inceppato. Anche se il tema è vecchio e l’unica novità viene rappresentata dal fatto che ci sia un nuovo allenatore a gestire la vicenda. L’attaccante sostiene di far meglio con la Serbia - dov’era mancato a settembre e ottobre (prima a causa di motivi personali, poi per scelta tecnica) - perché lì viene sgravato dal lavoro difensivo, dunque corre meno ed è anche più lucido in zona porta, tra l’altro non dovendo fare reparto da solo. Una presa di posizione che fa a pugni con le richieste di Thiago Motta proprio come avveniva con Allegri, che aveva preteso dal giocatore una maggiore cura del lavoro senza palla.  È tutto qui? Non proprio. Perché il numero 9 della Juve ha un contratto che entra a breve in zona pericolosa per il club. Sarebbe intenzione di Giuntoli arrivare a una intesa entro la fine del 2024 per un rinnovo, anche breve di un solo anno, ma fin qui poche tracce e gli ultimi contatti con l’entourage non hanno portato ad alcun avanzamento. Il prolungamento avrebbe una valenza multipla: si andrebbe a consolidare la posizione del centravanti nel progetto bianconero e la società potrebbe ottimizzare il risparmio generato dalla riduzione dell’ammortamento ai fini del mercato a gennaio. Il contratto di Vlahovic pesa molto, circa 35 milioni di costo azienda compreso lo stipendio. L’accordo prevede inoltre dei bonus fedeltà per gli ultimi due anni (al termine di questo Vlahovic guadagnerà 10,5 milioni, al termine del prossimo 12) e ha scadenza al 2026: il rischio per il club è che si giunga all’estate prossima in una posizione di precario equilibrio come con Chiesa l’estate scorsa.  La Juve insomma deve prendere la situazione in mano, magari già da questo mercato di gennaio. E, per quanto la cessione di Vlahovic a metà stagione potrebbe sorprendere tutti e oggi non sembra essere attuale, in assenza del rinnovo prima di fine anno e in presenza di una buona offerta, potrebbe essere la migliore soluzione per il club a livello economico: ovviamente con un sostituto adeguato per non creare disequilibrio alla parte sportiva. Il serbo ha sempre fatto intendere di voler rimanere alla Juve, ma nel rapporto con Thiago Motta (i primi segnali di scollamento sono arrivati dopo la sostituzione all’intervallo di Juve-Napoli) non ha evidentemente trovato ancora ciò che vorrebbe, stando alle sue ultime esternazioni: il tema potrebbe diventare centrale nei ragionamenti sul futuro. Anche perché, se è vero che Vlahovic finora ha rappresentato la parte più produttiva dell’attacco, la Juve non dipende più solo da lui.  L’imbarazzo generale su Vlahovic nasce dalla struttura del suo contratto, difficile da gestire come tutti gli altri. I bonus fedeltà che andranno a maturare alzano di molto la base stipendiale di 8 milioni, che il club vorrebbe tenere di riferimento per proporgli la stessa riduzione che ha imposto a chiunque abbia prolungato il rapporto col nuovo management. La cifra finale per un anno in più sarebbe modesta rispetto alla macro cifra che l’attaccante andrà a guadagnare in questo biennio: anche se lo status gli impone pressioni non comuni al resto del gruppo. La volontà del calciatore come spesso succede può fare la differenza, ma è evidente che anche i rapporti e il feeling col progetto tecnico sono da inquadrare come fattori determinanti. Non si può dire oggi che ci sia un caso Motta-Vlahovic, ma le ultime parole del serbo in nazionale lo fanno apparire più fuori che dentro al progetto della Juve.

Fonte: Gazzetta.it