Il pareggio in extremis del suo Monza in casa contro l'Inter ha fatto riapparire l'Adriano Galliani dei tempi d'oro con una esultanza, incontenibile e genuina, che ha fatto il giro del mondo.
Dopo l'inizio complicato che ha portato al cambio in panchina passando da Stroppa a Palladino, il Monza - debuttante assoluto in Serie A TIM - sta disputando un campionato soddisfacente in cui non stanno mancando le soddisfazioni come i punti raccolti contro Juventus e Inter.
L'amore per Monza
"Darei la vita per il Monza - ha raccontato Adriano Galliani a La Gazzetta dello Sport -. Con questa squadra vado oltre tutto, il calcio, lo sport, la passione, il lavoro. Tutto. Io martello i giocatori perché come recita una frase motivazionale che abbiamo affisso nel centro sportivo, abbiamo impiegato 110 anni per andare in Serie A TIM, non possiamo metterci 12 mesi per tornare in Serie BKT".
L'unicità brianzola
L'amministratore delegato dei biancorossi ha sottolineato l'unicità del Monza nel panorama calcistico italiano: "Siamo l'unica società così legata al territorio - ha ricordato -. Il proprietario è brianzolo, l'ad è di Monza così come il capitano Matteo Pessina. Le radici di questa squadra mi riportano al calcio romantico di tanti anni fa".
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La sfida con l'amico Braida
Il calendario di Serie A TIM sabato, con Cremonese-Monza alle 15, metterà di fronte Adriano Galliani e Ariedo Braida, protagonisti da dirigenti nel grande Milan di Berlusconi, ma soprattutto amici fraterni ancora prima che colleghi o avversari, come ha raccontato lo stesso Galliani.
"Braida è un fratello. Per capire il legame che abbiamo, quando ero ricoverato col Covid chiamava la mia compagna e la rassicurava dicendole: 'Non preoccuparti che non mi lascia vedovo'. La nostra amicizia è frutto di 27 anni di convivenza professionale, tutto nato su un campo di calcio. Con lui e Berlusconi c'è un rapporto indissolubile".