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Calcio

Gasp lo boccia ancora, Bakker s'infuria: storia di un amore mai nato con l'Atalanta

Giorgio Dusi
Gasp lo boccia ancora, Bakker s'infuria: storia di un amore mai nato con l'AtalantaN/A

Entrato subito dopo l’intervallo, uscito prima del fischio finale per scelta tecnica. Nel pomeriggio da dimenticare dell’Atalanta a Cagliari c’è anche il caso che riguarda Mitchel Bakker, sostituito dopo aver fatto il suo ingresso in campo a gara in corso. Gasperini lo ha mandato sul terreno di gioco al posto di Hateboer, senza però ricevere evidentemente le risposte che sperava.  La sostituzione, comunque, non ha sortito gli effetti sperati, visto che il cross di Luvumbo per il 2-1 di Viola è arrivato proprio dalla corsia mancina nerazzurra. Prelevato in estate dal Bayer Leverkusen per 9,5 milioni di euro, Bakker non ha rispettato le aspettative: ha trascorso soltanto 493 minuti in campo (un quinto di quelli di Ruggeri, pariruolo mancino). Tra i giocatori di movimento attualmente e stabilmente nella rosa della Dea, quindi Under 23 esclusi, solo Adopo, El Bilal e Palomino hanno giocato meno. 

Titolare in quattro occasioni, per due volte è stato sostituito all’intervallo. Ha segnato un gol, il 3-0 contro il Sassuolo dello scorso 17 febbraio, che sembrava potergli ridare fiducia ed entusiasmo, ma non ha sortito gli effetti sperati. Tanto che poche settimane dopo, nella gara di ritorno degli ottavi di Europa League contro lo Sporting, è stato nuovamente tolto dal campo dopo 45 minuti, come era già capitato a novembre (Atalanta-Napoli 1-2). In generale la sua esperienza orobica ha vissuto di più bassi che alti: a gennaio è rimasto in rosa non avendo trovato una destinazione che potesse accontentare tutte le parti in causa. Già a fine agosto, comunque, si era valutata la possibilità di cedere il giocatore in prestito, a soli due mesi dal suo arrivo. Gasperini a più riprese in stagione aveva sottolineato le difficoltà del 23enne - transitato anche da Ajax e Psg - ad adattarsi all’intensità del suo calcio e alle richieste specialmente in fase difensiva.

Quella di Cagliari è l’ennesima occasione non sfruttata dal mancino nativo di Purmerend, che già aveva incassato una non convocazione (contro il Cagliari a ottobre) per scelta tecnica. La scintilla, insomma, non è mai scoccata: nonostante le prime comparsate estive nel ritiro di Clusone avessero lasciato ottime sensazioni tra i tifosi, il campo ha emesso un verdetto ben diverso. In 40 minuti l’olandese non è riuscito a calarsi nelle pieghe di una partita “battagliata”, come l’ha definita lo stesso allenatore, e alla fine ha lasciato il posto a Matteo Ruggeri all’86’. Uscito dal campo, Bakker è andato dritto negli spogliatoi, furente, senza nemmeno passare davanti alla panchina.

“È stata una scelta tecnica di cui avrei fatto volentieri a meno” ha spiegato il tecnico nel post partita in conferenza stampa. “L’ho visto molto in difficoltà, non saltava nemmeno di testa. Ed è difficile rifiutarsi di colpire di testa in una partita così battagliata”. Nemmeno la fase di spinta ha convinto: “E in più mi sembrava che il Cagliari riuscisse a trovare sempre spazi da quella parte”. 

Fonte: Gazzetta.it