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Calcio

Gasperini: "I miei 7 anni a Bergamo un'anomalia. Contento di Ederson"

Redazione
Gasperini: "I miei 7 anni a Bergamo un'anomalia. Contento di Ederson"DAZN

Ospite di Sky, il tecnico dell'Atalanta Gian Piero Gasperini ha rilasciato alcune dichiarazioni. Ecco cosa ha detto:

L'esperienza all'Atalanta

“Quello che è successo all’Atalanta è stato qualcosa di straordinario. Una piccola squadra che faticava a stare nella parte sinistra della classifica e che poi è riuscita a fare risultati che l’hanno messa al pari delle big, con palcoscenici importanti in Europa, specie in Champions, e ci hanno conosciuto anche in America. È stato un percorso straordinario e difficilmente ripetibile, ma questa è la gratificazione importante. Questo è l’anno zero, forse anno uno, e speriamo di proseguire questa cavalcata”. 

Sette anni alla guida del club

“È una anomalia nel calcio. Non posso far altro che essere grato alla società, alla presidenza, a Bergamo e ai giocatori. Pro e contro? La stabilità sicuramente, il conoscerci particolarmente bene e avere fiducia reciproca nell’ambiente, con empatia e senso di appartenenza. La difficoltà è che sette anni sono tanti. Con la maggior parte del gruppo abbiamo fatto un lungo percorso insieme, sono subentrati affetti particolari e non sempre con la costruzione della squadra è facile portarli avanti all’infinito”. 

L'addio di Koulibaly

"Forse anche negli anni precedenti si era creata questa prospettiva. Quando se ne vanno i migliori non è un grandissimo segnale. Quando è arrivato Ronaldo sembrava ci fosse un'inversione di tendenza, con l'Italia che riportava i top, ma ora forse c'è un momento che fa riflettere sulla forza e la competitività del nostro campionato. Inghilterra, Germania e Spagna hanno valori e forze maggiori rispetto a noi. Ci sono più soldi e noi dobbiamo valorizzare il nostro campionato e la nazionale. Sono contento quando si scoprono giovani italiani, spesso non riusciamo a prendere nemmeno i giovani stranieri migliori". 

La squadra

"Siamo un gruppo affiatato. Ci siamo presentati con un po' di garra in più, non essere in Europa pesa e dà fastidio a tanti. Abbiamo lavorato intensamente, sarò sempre grato a questo gruppo anche per questo".

Mercato

“Contento del mercato? Demiral era già qui l’anno scorso, dei nuovi è arrivato Ederson. Sono molto contento dell’acquisto ma il mercato è appena iniziato. Pinamonti? Domani si allena con noi? (Ride, ndr)”. 

Bernardeschi

“Per il primo anno ci sono giocatori a scadenza di contratto che nonostante ciò hanno difficoltà a trovare squadre, anche se hanno grande valore. Bernardeschi è un nazionale, ma anche Belotti, Dybala… è una anomalia del nostro calcio. Penso che molto sia dovuto agli esuberi che ci sono in rosa per molte squadre e l’obbligo di avere numeri limitati, soprattutto per gli stranieri. E questo crea qualche problema alle squadre e anche a questi calciatori, che in altri tempi avrebbero trovato subito squadra”.

Il ruolo degli attaccanti nel calcio moderno

“Il ruolo degli attaccanti è molto vario, ma le squadre che vogliono migliorare il loro potenziale partono dalla capacità degli attaccanti. È stato così per le big, l’Inter con Lukaku, il Napoli con Osimhen, Abraham alla Roma, Juve e Milan. Se poi hai giocatori di valore in altri reparti tutto vale e tutto conta, per vincere alla fine bisogna fare gol e chi vince ha sempre gli attaccanti forti. Noi non abbiamo più i talenti di quando abbiamo vinto il Mondiale e penso che la ricerca di giocatori in quei ruoli faccia la differenza”