Gian Piero Gasperini non ha dubbi: “Questo finale di stagione con tre obiettivi da inseguire ci sta esaltando”. L’allenatore dell’Atalanta è convinto, giustamente, che sia un bene avere un calendario ricchissimo di partite nel mese di aprile. Domani si va a Firenze, semifinale d’andata di Coppa Italia. “Mi aspetto una gara equilibrata, serve attenzione e fiducia - ha detto in conferenza -. È un’emozione poter vivere questo momento e sono bel felice di avere a disposizione una squadra omogenea, su un livello alto”. Perché la Dea viaggia forte in campionato e nelle coppe grazie alle rotazioni del Gasp che ha plasmato 17-18 elementi in grado di giocarsi i dieci posti di movimento. “La Coppa Italia è l’obiettivo più fattibile - ha spiegato ancora -, non ho mai pensato che si potesse lottare per lo scudetto con squadre che viaggiano a 90/100 punti. La Coppa invece si può. È la quarta semifinale che centriamo da quando sono qui”. Gasperini domani è anche nella gara di ritorno seguirà le partite dalla tribuna perché squalificato. “Peccato, però almeno si vede meglio…” - ha scherzato.
Erano circa 1300 i tifosi che nel giorno di Pasquetta hanno seguito la seduta a Zingonia per caricare la squadra. Anche il popolo bergamasco vede in questa competizione un obiettivo realistico. “Vero, però anche qualificarsi ogni stagione per una coppa europea o arrivare in finale di coppa Italia sono grandi traguardi pur senza avere in mano un trofeo. Ma non certifica il lavoro fatto che resta ottimo. Chiaro che vorrei alzare una coppa…”. Domani a Firenze non ci sarà De Ketelaere (“Vedremo per Cagliari”), nemmeno Scalvini (“Infortunio meno grave, si ferma qualche settimana, ma la stagione non è finita”), mentre in porta non scioglie il dubbio Musso-Carnesecchi (“È cresciuto giocando, avrebbe solo bisogno di un po’ di ammorbidente sui piedi…” - riferendosi all’italiano). Ci sono ancora 2/3 dubbi da risolvere sulla formazione da schierare ma la serenità è globale: “La squadra sta bene sia nei titolari sia in chi scelgo di far partire dalla panchina. Forse non abbiamo stelle indispensabili, ma tanti giocatori che tengono alto il livello”.
Fonte: Gazzetta.it